Intrappolata nel comignolo: il commovente salvataggio della micetta

Intrappolata nel comignolo: il commovente salvataggio della micetta
di Mariateresa LANZILLOTTI
3 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Giugno 2017, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 20:00

BRINDISI - Rimasta incastrata per cinque giorni nella canna fumaria di un’abitazione disabitata a Brindisi, una gattina è stata portata in salvo dai vigili del fuoco e dall’amica dei micetti brindisini, Antonella Brunetti. L’esempio di quanto di buono si possa fare con il lavoro di squadra.
Oltre una settimana fa, Paola Calvaruso, una signora della città aveva lanciato l’allarme su Facebook per lo smarrimento della sua gatta: la piccola Luna. Aveva raccontato sul social che la micetta era fuggita perché da mesi veniva terrorizzata dai continui attacchi di un altro gatto.
Le ricerche di Luna sono andate avanti per giorni, così come gli appelli per il suo ritrovamento. Fin quando Paola non ha sentito la sua voce provenire da una casa disabitata ormai da tempo in via della Pergola.

 

Con un flebile miagolio, la piccola ha risposto al richiamo della proprietaria e in un attimo la speranza si è trasformata in disperazione. Luna era incastrata in un comignolo di circa 4 metri di profondità e con uno spazio davvero ristretto per effettuare qualsiasi manovra di salvataggio.
Il primo intervento dei vigili del fuoco, purtroppo, è stato fallimentare, tanto che Luna ha continuato a patire sete e fame. Circostanze che le sarebbero potute essere fatali date le alte temperature di questi giorni.
Ma Paola non si è arresa e ha chiesto un intervento congiunto fra i pompieri e l’associazione Guardia dell’Ambiente, dopo aver contattato direttamente Antonella Brunetti, neo delegata della stessa e già nota per l’operatività a favore degli animali.
«Un’impresa quasi impossibile - ha affermato la volontaria animalista - non c’erano margini di intervento e strumenti idonei a questo tipo di recupero,  ma il fine comune per chi si batte per porre in salvo delle vite, umane e non, ha vinto su tutto, e dopo ben tre ore di lavoro, la gatta Luna ha riabbracciato la sua Paola».
Per salvare Luna, infatti, è stato necessario demolire una parte del muro dei piani sottostanti, quello del comignolo in corrispondenza del punto in cui era terminata la caduta di 4 metri della piccola, e là dove la micetta stava morendo di paura spegnendosi poco alla volta.
Al momento del salvataggio, infatti, la povera Luna non si muoveva più e non emetteva alcun miagolio. Ormai le era rimasto davvero poco tempo, quando, finalmente, grazie anche al supporto degli eredi dell’abitazione in questione e ad un meraviglioso lavoro di squadra, Luna è stata tirata fuori dal muro e consegnata all’associazione e alla proprietaria.
«La soddisfazione più grande - continua Brunetti - è stata quella di aver contribuito a diffondere il rispetto e l’amore verso le creature non umane, ad alzare l’attenzione sull’importanza della vita, di qualsiasi vita si tratti, ed operare, come facciamo da anni, con le forze dell’Ordine, perché - ha concluso - nonostante gli abiti differenti, siamo tutti mossi da un unico fine: salvare viventi in difficoltà»

© RIPRODUZIONE RISERVATA