Morto l'elettricista caduto da una scala durante i lavori in un cantiere

Espianto autorizzato dalla Procura di Brindisi

Andrea Santorsola, la vittima, e l'ospedale Antonio Perrino
Andrea Santorsola, la vittima, e l'ospedale Antonio Perrino
di Eliseo ZANZARELLI
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Mercoledì 15 Marzo 2023, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 19:33

Non ce l’ha fatta Andrea Santorsola, 32 enne di Oria, che martedì intorno alle 9 è rimasto vittima di un incidente sul lavoro: è precipitato da una scala in un cantiere edile. L’elettricista era al lavoro in contrada Palmitella in agro di Mesagne quando ha improvvisamente perso l’equilibrio ed è cascato battendo la testa. Soccorso, è stato trasportato in codice rosso presso l’ospedale di Brindisi, dove è deceduto ieri sera.

Troppo gravi le ferite


Il trauma cranico riportato dopo la caduta non gli ha purtroppo lasciato scampo, nonostante i tentativi di salvarlo da parte del personale sanitario dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, dov’era stato trasportato in gravi condizioni a seguito dell’incidente. La morte cerebrale di Andrea, molto noto nel suo comune di residenza anche per il suo essere un volontario di lungo corso, è stata dichiarata nel primissimo pomeriggio di mercoledì. 
La morte, dopo il necessario periodo di osservazione di sei ore, è giunta solo in serata.

La famiglia nel frattempo ha dato il consenso alla donazione degli organi, che saranno utili a salvare o a lenire le sofferenze di altre vite. La Procura ha concesso il nulla-osta all'espianto.

Ore di angoscia

Prima il Pronto soccorso, poi la Neurochirurgia con un delicato intervento chirurgico, infine la Rianimazione. Il trauma cranico commotivo è però stato molto importante e nella mattinata di mercoledì le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate, tanto purtroppo da spingere i medici ad avviare gli accertamenti per la dichiarzione di morte cerebrale. Familiari e conoscenti hanno pregato per lui, ma purtroppo ogni sforzo è stato vano.

Il cordoglio del sindacato

L’incidente sul lavoro in un cantiere a Mesagne dei giorni scorsi - di cui in queste ore abbiamo appreso il tragico epilogo - deve ancora una volta interrogare tutti gli attori sociali a tutti i livelli. Non è sufficiente ed accettabile archiviare l’episodio semplicemente esprimendo in modo solenne e pubblico il cordoglio alla famiglia dell’operaio scomparso – cordoglio che la Uil di Puglia ed il Coordinamento Uil di Brindisi esprimono sentitamente alla famiglia dell’operaio oritano scomparso. Denunciare pubblicamente l’amarezza di un’altra, ennesima, morte sul posto di lavoro è dovere del Sindacato ma da sola non basta. Occorre fare di più, sempre di più, incessantemente e concretamente a tutti i livelli.

La normativa di settore, in ogni categoria, è già molto severa così come è cresciuta molto la sensibilità alla promozione attiva della Sicurezza sul Lavoro da parte di Sindacati ed Associazioni datoriali. La Uil porta avanti da tempo la Campagna #ZeroMortisulLavoro e solo pochi giorni fa un evento pubblico a Brindisi ha voluto sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza cruciale del tema già a partire dal mondo delle scuole. Tuttavia davanti al perpetuarsi di incidenti e morti anche la importate opera di senilizzazione è da sola insufficiente .

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