Mancano le rastrelliere, sosta selvaggia delle moto sui marciapiedi

Mancano le rastrelliere, sosta selvaggia delle moto sui marciapiedi
di Vincenzo MAGGIORE
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Domenica 17 Giugno 2018, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 18:35
BRINDISI - L’arrivo imminente della stagione estiva funge da richiamo per tutti i possessori di motocicli che abbandonano temporaneamente le autovetture per muoversi su mezzi più snelli e funzionali allo scorrimento del traffico. In alcune zone della città di Brindisi l’incremento della circolazione di scooter e motorini coincide con l’aggravarsi di una criticità che rientra nel piano della viabilità urbana: nel quartiere Commenda, così come in molti altri rioni della periferia, non esistono stalli per parcheggiare le moto. Il problema si segnala in maniera evidente soprattutto nelle aree più popolate del capoluogo adriatico, laddove numerosi sono gli esercizi commerciali e, di conseguenza, il via vai di clienti si fa più intenso.
In particolare, l’assenza di appositi stalli per mezzi motorizzati a due ruote in viale Commenda e non solo si traduce sempre più spesso in una pratica poco civile, nella ricerca frenetica di un fazzoletto di terra disponibile alla quale sembra non esserci alternativa. Infatti, non è raro vedere numerosi motocicli sui marciapiedi con conseguenti segnalazioni e multe da parte dei vigili urbani. Un necessario intervento in materia viene richiesto da alcuni commercianti che trascorrono buona parte della propria giornata nella zona di riferimento.
«E’ una storia che va avanti da un po’ di anni alla quale non si è ancora trovata una soluzione adeguata – commenta Matteo Voi dello studio fotografico “Antonio Voi” – qualche giorno fa ci siamo confrontati con alcuni esponenti delle forze dell’ordine che ci hanno suggerito di sistemare le moto nelle traverse adiacenti alla via principale, in corrispondenza dell’area di parcheggio gratuita. In questo modo, però, si rischia di lasciare i mezzi incustoditi. Inoltre, le auto di nuova generazione sono molto alte rispetto a quelle del passato e per gli automobilisti distratti è più difficile accorgersi attraverso gli specchietti retrovisori di mezzi di locomozione piccoli come le moto. Quindi, come è già accaduto più volte, il tamponamento durante le manovre è quasi scontato».
Ovviamente, non si può non evidenziare che in molti casi la pigrizia rappresenti un ostacolo ben più gravoso della semplice ricerca di un posto disponibile, soprattutto quando si preferisce arrivare a ridosso di un’attività commerciale invece di fare quattro passi a piedi. Ciò nonostante, il problema degli stalli per motocicli è reale, così come la disponibilità da parte di chi denuncia il problema a trovare delle alternative valide e nel pieno rispetto della legge.
«Se venissero predisposti i parcheggi per le moto anche a qualche centinaia di metri dalle zone di interesse, non ci sarebbe alcun problema – continua Voi – personalmente, quando mi reco nel centro storico, lascio la moto in sicurezza attaccata con la catena alle apposite rastrelliere. Dovrebbero prevedere qualcosa di simile anche negli altri quartieri cittadini. Non so se le moto possano essere parcheggiate all’interno delle strisce blu previo pagamento del ticket della sosta».
Alle parole di Matteo Voi si aggiungono quelle di un altro esercente di viale Commenda, Dino Matera: «Non credo che la questione sia irrisolvibile, ma sono certo che i commercianti brindisini lascerebbero difficilmente la propria moto a grande distanza dai propri locali – afferma – detto ciò, il quartiere Commenda non è afflitto da grandi problemi di parcheggio. Le numerose stradine limitrofe garantiscono spazio anche ai cittadini che provengono da altre zone della città».
Ad ogni modo, l’ennesima patata bollente è destinata a passare nelle mani del prossimo Sindaco di Brindisi una volta che si sarà insediato.
 
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