Prodotti locali a km zero: nasce il miele mesagnese

Prodotti locali a km zero: nasce il miele mesagnese
di Tranquillino CAVALLO
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Mercoledì 11 Luglio 2018, 06:40
L’intraprendenza giovanile e la voglia di inventarsi un lavoro a Mesagne si sono trasformati in prodotti locali a chilometro zero. È nato, infatti, un nuovo miele “Made in Mesagne”. Si chiama “MessApi”, con un gioco di parole che ricorda Messapia, l’antico nome della città, l’ultimo ritrovato locale della terra. 
È un miele prodotto da Andrea Turrisi, giovane produttore agricolo mesagnese, e nasce da un confronto di idee avuto presso l’ufficio Agricoltura del Comune di Mesagne con l’assessore alle Attività Produttive, Anna Maria Scalera, e la dirigente, Lucia Baldassare, le quali hanno incoraggiato l’agricoltore a «dare un marchio» alle proprie produzioni a “Km Zero” per valorizzarle al meglio sul mercato e legarle alla promozione del territorio. Così è nato il primo vasetto di miele confezionato che il produttore ha voluto presentare proprio nell’ufficio comunale dove quest’idea era nata. 
Il miele è un alimento antibatterico e antibiotico alleato del sistema immunitario, molto usato non solo per la salute naturale ma anche nella cosmesi. Una delle più importanti funzioni del miele è quella antibatterica e antibiotica: molti tipi di miele contengono notevoli quantità di perossido di idrogeno, cioè di acqua ossigenata, la stessa che si usa di solito per disinfettare le ferite. Oltre a fermare le infezioni superficiali, il miele attenua i sintomi delle ulcere gastriche ed è utilizzato per il trattamento della diarrea che, soprattutto nei bambini, può essere pericolosa perché causa disidratazione. Il miele è poi efficace contro la stipsi, poiché contiene grandi quantità di fruttosio, zucchero capace di arrivare nell’intestino crasso senza essere stato digerito. 
Soddisfatta dell’idea imprenditoriale del giovane Turrisi l’assessore alle Attività produttive, Anna Maria Scalera. «È una storia semplice e bella – ha commentato l’assessore – che rende consapevoli di come a volte basti una chiacchierata incoraggiante e le giuste indicazioni tecniche per valorizzare il duro ed appassionato lavoro che i nostri agricoltori svolgono quotidianamente nelle proprie tenute».
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