Quattro chiacchiere e un caffè
Il colloquio di lavoro è speed

Quattro chiacchiere e un caffè Il colloquio di lavoro è speed
di Mino PICA
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Venerdì 16 Febbraio 2018, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 11:37
Rapidi colloqui di lavoro davanti ad un caffè con la possibilità per i candidati, in cerca di occupazione, di presentarsi a più aziende nell’arco di pochi minuti. E’ quanto accaduto ieri mattina presso la filiale di Brindisi dell’agenzia per il lavoro Randstad, che ha organizzato questa singolare iniziativa. Sono i cosiddetti “job speed date” ovvero una particolare formula innovativa, e dal carattere informale, che consente ai candidati, e all’azienda, una rapida opportunità di conoscersi per verificare la possibilità di incrociare domanda ed offerta di lavoro. Sono state dieci le aziende che ieri vi hanno preso parte, a fronte di venti candidati selezionati da Randstad per questa opportunità. Ognuno dei candidati, per pochi minuti, ha avuto la possibilità di presentarsi, per poi ripetersi subito dopo con una nuova azienda. «Si tratta di colloqui approfonditi ma informali – spiega Sandra Natale, permanent account Puglia di Randstad – fra candidati ed imprese del territorio, col candidato che dopo cinque minuti di conversazione, al richiamo di una campanella, passa al tavolo dell’azienda successiva, cercando di sfruttare questa occasione; per le aziende è anche un modo di ottimizzare i tempi incontrando più candidati, in questo che è un primo colloquio conoscitivo, seppur davanti ad un caffè. Per questa giornata poi chiaramente c’è stata una selezione dei candidati che rispecchiassero determinati requisiti richiesti dalle aziende che hanno aderito all’iniziativa. La particolarità di questa iniziativa è che in contemporanea alla data di Brindisi, gli speed date di Randstad si sono svolti in altre 26 località italiane, da Genova a Torino, da Milano a Cagliari, da Piacenza a Treviso e così via». Inaugurata ad ottobre, la nuova filiale di Brindisi di Randstad in questi primi mesi di attività non è nuova a questo tipo di iniziative incentrate anche ad un maggior coinvolgimento e conoscenza delle opportunità e risorse del territorio. Fra queste ad esempio il nuovo progetto “Allenarsi per il futuro”.
 
«Si tratta– continua Natale – di una iniziativa che ha lo scopo di avvicinare il mondo scuola a quello del lavoro, basandosi su incontri di orientamento specifici proprio all’interno delle scuole; il tutto avviene coinvolgendo testimoni e personalità dello sport con le loro testimonianze di successo potenziali modelli per gli studenti». L’incontro di ieri mattina ha implicitamente invece raccontato un pezzo dell’offerta settoriale che il mercato del lavoro del territorio brindisino offre. «Storicamente – aggiunge Stefano Federico, account manager Brindisi di Randstad – il polo industriale brindisino ha ovviamente un peso ben definito, ma chiaramente le opportunità riguardano anche settori e figure professionali nuove. Anche in questo senso possiamo citare in particolare il settore alimentare o della gomma plastica ad esempio». Sulla fotografia del momento, il responsabile della nuova filiale brindisina appare ottimista: «In generale Brindisi appare come una realtà pronta alle aperture e capace anche di offrire una formazione al passo con quelli che sono ora i sistemi legati all’inserimento occupazionale; in questo senso penso anche ai diversi istituti scolastici, spesso di eccellenza, capaci di preparare gli studenti, dai professionali ai tecnici che all’istituto alberghiero che vanta una tradizione importante; ovviamente fra gli ambiti nuovi richiesti, anche alla luce di rinnovate competenze richieste dal mercato del lavoro, spicca il settore informatico e quindi figure quali social media manager, per fare un esempio. Alla luce dello stato attuale è chiaro che puntare sulla formazione, rinnovando le proprie competenze, è sempre fondamentale per i lavoratori». Quello di ieri è stato il primo “job speed date” di questo 2018 con questa formula che ha così coinvolto anche Brindisi. Nell’ultima edizione, a settembre, furono complessivamente 330 candidati a fronte di circa 180 aziende. Randstad fa sapere che, fra questi candidati, 50 sono stati poi inseriti direttamente in azienda.
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