Rapina in stile "Arancia meccanica", due anziani picchiati e derubati: trovata un'auto rubata

Il mezzo ritrovato: era stato rubato a Ceglie
Il mezzo ritrovato: era stato rubato a Ceglie
di Salvatore MORELLI
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Lunedì 18 Giugno 2018, 06:20
CEGLIE MESSAPICA - Due pensionati sono stati derubati di oro e denaro e picchiati da una banda probabilmente di brindisini (composta almeno da tre persone) che l’altra sera, attorno alle 21.30, ha fatto irruzione in un podere nei pressi di Scanzano Jonico, in provincia di Matera, con un piede di porco.
Ad avere la certezza che si sia trattato di un gruppo di malviventi arrivati nelle campagne della Lucania dal Brindisino sono carabinieri e poliziotti, a seguito di alcune verifiche: gli inquirenti hanno infatti rinvenuto alle spalle del terreno degli anziani un furgone usato per la rapina, rimasto sospeso sul ciglio di un canale. Il veicolo, un “Peugeot Ranche”, sarebbe stato rubato a Ceglie Messapica.
Le indagini della rapina, avvenuta in stile “arancia meccanica”, conducono dunque in provincia di Brindisi ma per gli investigatori vi sarebbero comunque modalità che spingono ad ipotizzare la presenza, quanto meno, di un basista locale, o di qualcuno che conosceva bene i due anziani di Scanzano Jonico e la loro condizione economica. All’interno del “Peugeot Ranche”, passata al setaccio dagli esperti della Scientifica, è stato trovato un telefono cellulare, ora allo studio per cercare elementi riconducibili al suo possessore. «Mi hanno messo sul viso un forchettone di legno provocandomi un livido, poi hanno detto che ci avrebbero ammazzato se nonavessi dato loro tutti i soldi»: ha raccontato l’uomo, un 78enne, in casa quella sera con la moglie 71enne.
Alla pensionata, allettata e con gravi problemi di salute, i banditi hanno tappato la bocca. Dopo, hanno rovistato ogni angolo della casa, fuggendo con 1.200 euro, l’oro del figlio della coppia (morto per un incidente sulla statale Jonica), il portafogli e i documenti del pensionato.
La storia inizia quando in quell’angolo buio di Scanzano Jonico arrivano tre persone con la faccia coperta da passamontagna. Facendo irruzione all’interno della casa, i banditi si sono messi subito a chiedere denaro, impaurendo il 78enne con un forchettone di legno prelevato in cucina e puntato contro il viso. Quell’azione, però, è diventata sempre più violenta quando un componente della banda ha tappato la bocca alla donna stringendole forte un braccio, mentre gli altri gli altri gridavano: “Vi ammazziamo se non ci date tutti i soldi”. Rovistando in ogni angolo della casa, i banditi se ne sono andati quando, oltre ad incassare dal pensionato 1.200 euro in contanti, hanno trovato l’oro del figlio della coppia: ne avevano cinque, ma purtroppo sono tutti morti, rimanendo a vivere da soli in quel podere condotto ora da alcuni operai. Fuggiti i banditi, il 78enne (che avrebbe riconosciuto loro un dialetto con chiare influenze brindisine) ha quindi avvisato dell’accaduto alcuni vicini di casa che hanno dapprima dato l’allarme e successivamente tentato di correre dietro al furgone, ormai lontano. Sul posto sono quindi arrivati carabinieri, poliziotti e un’ambulanza del 118, ma la donna (dolorante a un braccio) ha rifiutato il trasporto in ospedale per non lasciare da solo il marito. Tra le lacrime è stata drammatica la loro testimonianza: «Noi non abbiamo fatto mai male a nessuno ed abbiamo sempre rispettato tutti. Non ci aspettavamo nulla del genere».
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