Energia, la stangata d'autunno rischia di mandare al default centinaia di Comuni italiani. E dalla Puglia i primi a fare fronte comune e a chiedere «l'immediato intervento del Governo» sono i sindaci del Brindisino, che con la regia della Provincia retta da Toni Matarrelli, primo cittadino di Mesagne, scriveranno una lettera al ministero per la Transizione energetica chiedendo una nuova tranche di aiuti. Lo faranno alla vigilia della presentazione dei bilanci di previsione nei rispettivi Consiglio comunali e dopo aver scandagliato tanto la possibilità di ridurre o spegnere anticipatamente l'illuminazione pubblica che quella, simbolicamente anche più forte, di trascorrere un Natale al buio, senza le tradizionali luminarie. Ipotesi che i primi cittadini della provincia brindisina hanno, per il momento, scartato per ragioni di sicurezza, in un caso, e di sostegno all'economia nell'altro. E nel frattempo in mattinata si sono riuniti, per cercare nuove soluzioni.
Rossi: "Non lasceremo i Comuni con il Cerino in mano"
«Nell'incontro in Provincia dei giorni scorsi - spiega Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi - abbiamo valutato davvero ogni ipotesi.
«La nostra speranza commenta Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano è che una qualche forma di sollievo arrivi dalla nave gasiera a Piombino: la Soprintendenza si è soffermata sul colore della nave, mentre qui c'è tutto un Paese che rischia di andare a picco. Ben vengano altre navi simili in altri porti perché tantissime amministrazioni vivono momenti di profonda difficoltà». Sulle iniziative da prendere «saremo compatti aggiunge Zaccaria e le assumeremo collegialmente». Si dice «spaventato» il sindaco di Torchiarolo, Elio Ciccarese: «Il nostro Comune è in pre-dissesto, abbiamo pensato di tagliare i servizi, ma non è una strada percorribile. L'unica opzione è che il Governo ci dia una mano, con una nuova tranche di aiuti».