Auction Affair, la casa d'aste con un sogno nel cassetto: gara su gioielli antichi al MarTa

Auction Affair, la casa d'aste con un sogno nel cassetto: gara su gioielli antichi al MarTa
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Domenica 16 Dicembre 2018, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 09:46
Un'azienda di tarantini che fa cultura e innovazione nella Capitale e che in più si fa promotrice di un rinnovamento del settore in cui opera. E' quello che è accaduto il 28 novembre scorso, quando la casa d'aste Auction Affair, fondata soltanto un anno fa, ha inaugurato a Roma la sua stagione di eventi così ama definirli l'Amministratore Lugi Bitonto, non semplici aste - nella splendida Casina Valadier, nel cuore di Villa Borghese e a pochi passi dalla Terrazza del Pincio. I tarantini nello specifico sono quattro, con alle spalle storie imprenditoriali importanti e consolidate. Si chiamano Luigi Bitonto, Marcello D'Andria, Pietro Santoro e Paolo De Pace. «Noi, come Auction Affair, stiamo cercando intanto di invertire il rapporto tra casa d'aste e gallerista, che storicamente è stato sempre conflittuale. I galleristi sono i nostri primi partner, fanno un lavoro prezioso di ricerca e garantiscono la bontà dei beni che si batteranno in asta. Questo ci dà anche la possibilità di mantenere una struttura snella: le nostre sale espositive sono quelle dei galleristi stessi, in molti casi luoghi meravigliosi e sono essi stessi che si occupano di fornire stime ed expertise. A questo punto entra in gioco la nostra casa d'aste, che si occupa, oltre che dell'aspetto commerciale, anche del reperimento della location dove si terrà l'asta o per meglio dire l'evento e, successivamente della promozione».
Hanno un sogio nel cassetto:  «Portare a Taranto un'asta internazionale e quindi far arrivare nel capoluogo jonico compratori da tutto il mondo. Un'asta di gioielli d'epoca da tenersi nel nostro splendido Museo sede degli Ori famosi in tutto il mondo, con la partecipazione dei più prestigiosi brand della gioielleria, che verrebbero in questo modo a rendere omaggio alla cultura che li ha ispirati».
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