Tapparini e la luna tra visioni, favole e poesie multicolori

Tapparini e la luna tra visioni, favole e poesie multicolori
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Sabato 24 Novembre 2018, 13:14
La chiglia della Luna/solca nuvole viola/e le faretre/si riempiono di rugiada, scrive Federico Garcia Lorca in Alba. La poesia entra nell'arte con le opere della nuova collezione di Vittorio Tapparini. È proprio La chiglia della Luna il titolo della doppia mostra di Natale che il maestro ha messo sotto l'albero del Salento: oggi alle 18 l'inaugurazione a Nardò, presso la galleria Morganarte in via Firenze 4. Saranno esposte le nuove colorate tele di Tapparini che raccontano visioni e favole d'amore, poesie eretiche di questo artista che ha scelto la strada del pop per sdrammatizzare la contemporaneità, poggiandosi sulla chiglia della Luna appunto, cioè la struttura portante dei sogni.
Ma non è tutto: sabato prossimo, 1 dicembre, La chiglia della Luna raddoppia e sbarca anche a Patù: nuovo vernissage e nuove opere nella splendida piazzetta della cittadina del profondo Salento, altro taglio del nastro presso la galleria Linea Cornici in piazza Indipendenza 29, alle 18 (entrambe le esposizioni andranno avanti fino all'Epifania, orari di apertura negozi). Tapparini torna a raccontare la sua storia nel Salento, in due località calde e rappresentative del territorio che hanno scelto la sua poetica come regalo di Natale per le loro comunità.

«La chiglia di un'imbarcazione è la struttura principale di uno scafo e, anche se sommersa, sfida le onde e garantisce il viaggio spiega Tapparini l'arte ha per me la stessa funzione portante verso il futuro, anche se oggi ha troppo poco spazio. Ridare voce agli artisti e ai poeti significa dare voce al futuro, ai valori più veri dell'uomo, quelli che abbiamo dimenticato».

L'espressionismo di questo artista che ha superato la sua stagione informale per tornare alla pittura pura, al disegno pop, all'olio, ha radici profonde. La sua storia familiare racconta di poeti visionari e di artisti, a cominciare dallo zio Vittorio Pagano, il sognatore dimenticato tra i cantori del Salento di cui Tapparini, non a caso, porta il nome e una certa indole inquieta. Cresciuto con la nonna paterna Angela Pagano, prima poetessa e pittrice della famiglia, Vittorio Tapparini è figlio del compianto Ugo, pittore leccese delle grandi donne, dei matrimoni e dell'ironia graffiante. Tutto questo background Vittorio se lo porta dentro da sempre, e lo racconta nella sua poetica sin dalle sue prime manifestazioni artistiche risalenti agli anni Ottanta, ma oggi in queste opere che sembrano favole sospese nel tempo emerge in maniera ancora più evidente. 

L'artista ha alle spalle trent'anni di esposizioni, pugliesi e nazionali, stagioni di sperimentazioni e studio, di concettuale e materico, di sculture provocatorie e pitture informali: oggi sceglie di superare astrattismi di facile enfatizzazione, superare il racconto delle apprensioni umane e della tristezza, cercando invece nuovi territori di confronto e di dialogo per le emozioni, tornando al disegno di una goffa umanità che corre via, sempre in coppia, in vespa, in bicicletta, in barchette di carta o anche su colorati cavalli a dondolo per adulti. Ultimamente nelle sue opere sono emersi anche elementi del territorio salentino: torri, chiese, fari, sono il richiamo di una terra che, pur vivendo spesso a Roma, ha sempre continuato ad amare. Ma l'ha anche odiata per la sua immobilità e per quel provincialismo che non le permette di riconoscere i suoi talenti e la sua bellezza.

Tra gli ultimi riconoscimenti, Tapparini è stato insignito ad ottobre 2018 del Premio Eccellenza Europea delle Arti. Il 2019 sarà un anno ricchissimo di impegni: nei prossimi mesi parteciperà agli eventi previsti dal Primo Premio Eccellenza Europea delle Arti che si svolgerà a Roma a febbraio 2019 presso Palazzo Velli, a Barcellona ad aprile 2019 durante la Biennale Internazionale di Barcellona presso il Museo Europeo delle Arti a Palazzo Gomis e a Parigi a giugno 2019 presso la Galleria Thuilliers.

Nel curriculum di Vittorio vanno ricordati il Premio Sulmona, la Biennale internazionale d'arte di Ferrara, la Biennale internazionale di arti visive di Taormina, il Premio Paolo VI, Triennale d'Arte Sacra Contemporanea, Premio Internazionale Arte Milano 2017.
 
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