Le opere di Caravaggio in Puglia. I dettagli della mostra

Le opere di Caravaggio in Puglia. I dettagli della mostra
di Claudia PRESICCE
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 07:23

In principio fu un fermento sulla tradizione pittorica. Erano gli anni in cui risuonava l'eco della Controriforma nell'aria e tornare a essere più naturalisti e meno manieristi nel linguaggio artistico era l'idea di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci che andava diffondendosi come novità: un'arte dal sapore popolare e meno intellettualistico con una visione narrativa più ampia. Poi arrivò lui e, partendo dal quel presente, scompigliò le carte della Storia dell'arte. Per sempre. Nessuno dopo quel giovane Michelangelo Merisi detto Caravaggio, che si andava svezzando all'arte pittorica nella Milano del 1584 alla bottega di Simone Peterzano (allievo di Tiziano), avrebbe potuto ignorare la rivoluzione che stava per compiersi.

Dopo la sua luce rivelatrice delle immagini, le sue facce "strane" e altre genialità di Caravaggio, il canone della pittura si sarebbe diviso inesorabilmente, anche per nomi grandissimi, tra "pre" e "post" caravaggeschi, come davanti a un parametro inevitabile. Per queste, e tantissime altre ragioni, è evento rilevante che in Puglia stia nascendo "Caravaggio e il suo tempo Tra naturalismo e classicismo", una mostra con opere di Caravaggio e di tutti i nomi citati in questa storia, ma non solo.

Da Guido Reni ad Artemisia Gentileschi, dal Cavalier d'Arpino ad Antiveduto Granmatica, l'allestimento riunirà insieme tanti artisti che hanno preceduto, vissuto o seguito la più straordinaria delle stagioni pittoriche italiane.

La mostra

Organizzata dalla rete di imprese "Micexperience", rappresentata dall'imprenditore Pierangelo Argentieri, la mostra si svolgerà dal 16 luglio all'8 dicembre prossimi nel Castello di Mesagne. Va innanzitutto spiegato che non si tratta (come abitualmente avviene) di un prodotto preconfezionato e portato in Puglia, ma di uno sforzo tutto "made in Puglia", nato e prodotto qui per stimolare un turismo culturale nella regione, alzare l'asticella di un'offerta che non può restare solo legata al nostro pur bellissimo paesaggio (progetti a cui le istituzioni restano spesso sorde). Ma veniamo subito al contenuto. Si parla di 35 opere provenienti da grosse collezioni private italiane, Fondazioni, enti religiosi e qualche museo.

Solo per citare due titoli di Caravaggio basterà ricordare i celeberrimi "Ragazzo con vaso di rose" e "Fanciullo morso da una lucertola", versioni di classici del Merisi e capolavori che guideranno la collezione prettamente caravaggesca (ancora non svelabile completamente). Ma non saranno da meno gli altri grandi nomi di questa esposizione curata dai professori Pierluigi Carofano, tra i più importanti specialisti dell'arte seicentesca e caravaggesca, in collaborazione con Tamara Cini, gli unici non pugliesi di un'organizzazione interamente regionale già collaudata ai tempi di mostre come "Picasso e l'Altra metà del Cielo" nel 2018 e "Andy Warhol l'alchimista degli anni 60" nel 2019. Tra gli altri titoli e protagonisti presenti compaiono: "Studio di Testa" di Guido Reni, "Teste di vecchio" di Annibale Carracci, "La Conversione di Saulo" di Ludovico Carracci, "Annunciazione" di Simone Peterzano, "Maddalena penitente" di Artemisia Gentileschi, "Santa Maria Maddalena" di Orazio Gentileschi, "San Carlo Borromeo" di Carlo Saraceni detto il Veneziano, "Maddalena penitente" di Mattia Preti, "Maddalena penitente" di Giovanni Baglione, "Santa Cecilia" di Giuseppe Cesari detto Cavalier d'Arpino, "La Giustizia e la Pace" di Antiveduto Gramatica, "Natura morta" di Panfilo Nuvolone, ecc.

Il percorso

La mostra intende presentare un percorso, dalla nascita allo sviluppo del naturalismo caravaggesco, seguendo tre tappe della storia del genio milanese, dalla formazione con gli artisti che operavano tra Lombardia e Veneto con i quali si è formato, poi il periodo romano con gli artisti con cui ha collaborato e coloro che sono arrivati dopo di lui. Le precedenti mostre dello stesso gruppo organizzativo dal 2017 hanno riguardato, oltre a Mesagne, anche le città di Ostuni e Martina Franca: anche questa vedrà il coinvolgimento con eventi a latere di questo allestimento. Certamente, per esempio, si svolgerà a Ostuni una serata dedicata al Veronese, artista la cui opera è già presente nella chiesa della Santissima Annunziata della cittadina, con un'attenzione anche dedicata alle opere del Palazzo Ducale di Martina Franca. «Gli ultimi 6 anni ci hanno visti collaborare per la crescita del territorio di Mesagne a partire dal progetto Sum, cioè il Sistema Urbano Museale, passando per Puglia Walking Art e Cultura ha spiegato Argentieri nella presentazione dell'evento proprio Puglia Walking Art, divenuto protocollo d'intesa firmato nel 2021 dalla rete di imprese Micexperience Puglia, dalla Regione Puglia e dai Comuni di Mesagne, Martina Franca e Ostuni, è nato dall'idea di mettere a sistema l'esperienza maturata dal 2018 con le due mostre diffuse di Picasso e Wharol». «La lungimiranza scaturita dalla collaborazione tra pubblico e privato, oggi raggiunge il suo livello massimo di credibilità» ha spiegato il sindaco Antonio Matarrelli. Potrebbe essere l'inizio di un nuovo percorso: «Il desiderio sarebbe sviscerare il 600, poi procedere al 700 e oltre in un progetto ambizioso rivela Gianluca Azzurro, responsabile dell'organizzazione imparando anche a ricordare grossi nomi presenti in Puglia».

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