Eccezionale scoperta degli archeologi salentini. «Trovato il volto di Giulio Cesare»

Eccezionale scoperta degli archeologi salentini. «Trovato il volto di Giulio Cesare»
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Venerdì 28 Settembre 2018, 19:23 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 20:06

Eccezionale ritrovamento ad opera degli archeologi del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria dell’Università del Salento, impegnati in una campagna di scavi (la decima) nella colonia romana di Aquinum, all’interno dell’Area Archeologica nel territorio comunale di Castrocielo in provincia di Frosinone. Gli archeologi salentini hanno portato alla luce tre teste di marmo di età romana.
Nella zona sono in corso dal 2009 periodiche campagne di scavo dirette da Giuseppe Ceraudo, del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, su Concessione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti.
Gli archeologi in questi anni hanno raggiunto risultati molto importanti, utilissimi per la conoscenza di un settore centrale dell’abitato ed è stato possibile indagare una nuova zona nel cuore della città romana, in prossimità delle rovine ancora emergenti del Teatro, del Tempio di Diana e delle grandi Terme Centrali (il Balneum di Marcus Veccius).

 

Questo nuovo intervento è conseguenza diretta di un’intensa attività di ricognizione aerea effettuata ad Aquinum anche con l’ausilio di droni. Le immagini aeree mostravano, infatti, nitidamente la presenza di strutture sepolte interpretate come i resti di un grande edificio porticato disposto lungo la Via Latina, da mettere forse in connessione, data la posizione centrale all’interno della Colonia, con l’area del Foro.
Dal terreno sono emerse dunque le tre splendide teste marmoree. La prima frammentaria di un personaggio maschile barbato, probabilmente il volto di Eracle; la seconda un volto femminile con la testa velata; la terza, ancora maschile, di particolare raffinatezza. Quest’ultimo volto merita particolare attenzione, non solo per l’alto livello stilistico ma, soprattutto perché, ad un preliminare esame, sembra avere una forte somiglianza con i rari ritratti di uno dei protagonisti indiscussi della storia di Roma: Giulio Cesare.
«Si tratta di una scoperta straordinaria, soprattutto se venisse confermata l’identità del personaggio maschile su cui stiamo lavorando», spiega il professor Ceraudo.
«Questo importante ritrovamento ci riempie di orgoglio e soddisfazione», commenta Vincenzo Zara, Rettore dell’Università del Salento.

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