Schianto sulla Flaminia, muoiono due giovanissimi chef
L’sms alla madre: «Parto ora»

Francesco Tridenti, il giovane chef morto in un incidente. L'sms alla mamma poco prima dello schianto
Francesco Tridenti, il giovane chef morto in un incidente. L'sms alla mamma poco prima dello schianto
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Giovedì 28 Dicembre 2017, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 08:15

Volevano diventare grandi chef e aprire un giorno un ristorante tutto loro. Invece il destino di Davide Vitale, 20 enne di Lucera, e Francesco Tridenti, di Sirolo, si è interrotto bruscamente sulla Flaminia. Un’ora prima uno dei due ragazzi, Francesco aveva scritto un sms alla mamma: «Sto partendo da Civitanova, ci sentiamo dopo».

Era andato a prendere il collega arrivato in treno da Lucera (Foggia). Insieme erano diretti a Saturnia, in Toscana: avevano trovato lavoro per la stagione invernale in un ristorante stellato di Montemarano (Grosseto), ieri avrebbero dovuto cominciare i preparativi per il veglione di Capodanno. Volevano fare esperienza, crescere come cuochi. Ma alle 21,50 alle porte di Spoleto, in Umbria, la Mini Cooper su cui viaggiavano lungo la Statale 3 Flaminia ha perso aderenza, ha sbandato, si è adagiata su un fianco e ha invaso l’altra corsia, dove è stata centrata in pieno da una Fiat 500. Un impatto terrificante. Per Francesco Tridenti, 21 anni di Sirolo, e Davide Vitale, 20enne pugliese, non c’è stato nulla da fare. I vigili del fuoco e il 118 hanno impiegato un’ora per liberarli dall’inestricabile ammasso di lamiere in cui sono rimasti intrappolati.

A metà percorso, all’ingresso di Spoleto, poco dopo lo svincolo per Eggi, in un punto maledetto dove la Flaminia si riduce da 4 a 2 corsie all’uscita da una semicurva, la Mini Cooper di Francesco ha sbandato, forse per colpa dell’asfalto viscido, e si è schiantata contro una Fiat 500 su cui viaggiava una coppia di Assisi: illeso il marito, ferita in modo non grave la moglie 48enne (S.C.). Sull’incidente indagano i carabinieri di Spoleto, coordinati dal pm Iacone che ha disposto il sequestro dei veicoli e accertamenti tecnici sui corpi delle vittime. Davide è morto prima ancora di arrivare al Pronto soccorso di Spoleto, mentre Francesco, era in vita quando i vigili del fuoco l’hanno liberato. Il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale di Terni.
 

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