Mafia, il neomelodico omaggia il boss ucciso: «Tutti potevano chiamarlo papà»

Mafia, il neomelodico omaggia il boss ucciso: «Tutti potevano chiamarlo papà»
di Alu
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 19:33

È online da pochi giorni una canzone dedicata a Michele Russi detto “Lilino Coccione”, boss di San Severo ucciso il 24 novembre 2018 a 58 anni mentre si trovava in un salone da barba.
Il pezzo è firmato dal cantante neomelodico di Taranto, Salvatore Ciaccia che, in napoletano, e omaggia Russi e la sua famiglia. “Lilino Coccione, tu come lo chiamavi? Una moglie, 100 figli, potevi chiamarlo papà", recita il testo di  "Texas", che prende il nome dal quartiere di San Severo noto per numerosi casi di cronaca.

Nel video su YouTube che ha già raggiunto un record di visualizzazioni scorrono le immagini del boss nella sua vita quotidiana, mentre partecipa a cerimonie o si mette in posa con la moglie. Il cantante rende omaggio al defunto boss anche andando a visitare la sua tomba al cimitero, dove due bambini baciano la foto di “Coccione” come si trattasse di un santo. Salvatore Ciaccia è atteso prossimamente a San Severo per un concerto.
Pochi mesi fa a Mattinata, sempre nel Foggiano, destò scalpore la canzone “Mafia” del rapper Eazy Padrino che esaltava la criminalità e prevedeva anche il "cameo" di un noto pregiudicato del posto, Gianfranco Prencipe, intento a sparare. Ma questa volta il testo è ancora più esplicito, un'apologia del boss e del suo stle di vita ma anche una sorta di giuramento difedeltà da parte della sua "famiglia". Tra i commenti del video su YouTube c'è chi definisce la canzone “da brividi”. Mentre insulti e minacce vengono riservati a chi ricorda chi era Russi in vita, un pregiudicato con una lunga sfilza di reati alle spalle.
 



 

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