Sanremo 2019, Baglioni non "epurato" dopo il caso migranti. Ma Rai Uno: «È stato un comizio»

Sanremo 2019, Baglioni non "epurato" dopo il caso migranti. Ma Rai Uno: «È stato un comizio»
Sanremo 2019, Baglioni non "epurato" dopo il caso migranti. Ma Rai Uno: «È stato un comizio»
di Marco Castoro
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Giovedì 10 Gennaio 2019, 13:24 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 13:25

Il Festival di Sanremo non è ancora cominciato ed è già in un mare di polemiche. Il commento di Claudio Baglioni sull'immigrazione «siamo un po' alla farsa» ha scatenato il finimondo, una dichiarazione che ha finito per essere politicamente strumentalizzata sull'operato del governo e del ministro Salvini.

Si è raccontato e scritto che una volta ascoltata la frase il direttore di Raiuno abbia già epurato Baglioni da Sanremo. Certo, se il direttore artistico non avesse risposto alla domanda sull'immigrazione avrebbe fatto meglio. Avrebbe potuto dire «siamo a Sanremo non a Lampedusa, rispondo solo a domande sul Festival». E nessuno avrebbe potuto dire nulla a riguardo. Ma Baglioni è un generoso e ha dato una questa risposta: «Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo un po' alla farsa. Credo che le misure prese dall'attuale governo, come da quelli precedenti, non siano assolutamente all'altezza della situazione».
Sono stati tirati in ballo gli ultimi anni, tuttavia Salvini ha risposto per le rime: «Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo».

La polemica ha coinvolto anche la Rai. Da più parti è sorta l'indiscrezione che Teresa De Santis, attuale direttore di Raiuno, abbia deciso di epurare il Divino Claudio da Sanremo. Nessun commento da Viale Mazzini e ciò ha contribuito ad alimentare le tensioni. Soltanto in serata è giunto il tweet dell'Ad Fabrizio Salini nel quale è scritto che su Sanremo Rai e direttore artistico stanno lavorando in un clima di piena collaborazione. Nessuna epurazione, dunque. Anche perché c'è un contratto firmato che non prevede la clausola del rinnovo per il prossimo anno e neanche l'opzione. La Rai per l'edizione n.70 del Festival, quella datata 2020, sta pensando a una kermesse speciale, definita corale, celebrativa. La De Santis però ha scritto a Dagospia contestando la definizione direttore in quota Isoardi utilizzata dal sito: «16 anni fa fui io ad assumere Elisa Isoardi, una ragazza che nemmeno sapeva chi fosse Matteo Salvini, e che reputo ieri come oggi una brava professionista». Il direttore di Raiuno ha sottolineato la delusione perché in questo clima avvelenato le canzonette si siano trasformate nel solito comizio, non solo per responsabilità di Claudio Baglioni. Dalla parte di quest'ultimo restano gli ascolti top del 2018 (12,2 milioni per la finale), anche se a febbraio dovrà fare a meno di Checco Zalone come ospite. L'attore comico ha confessato ai Lunatici di Radio 2 di essere in partenza per il Kenya per le riprese del suo film.

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