Spiagge 2023, ombrelloni e lettini: aumenti fino al 20 per cento. Da Fregene ad Anzio, ecco dove costa di più

C'è l'aumento del 25% dei canoni per le concessioni demaniali, Imu, Iva, inflazione e caro energia

Spiagge 2023, ombrelloni e lettini: aumenti fino al 20 per cento. Da Fregene ad Anzio, ecco dove costa di più
di Claudia Guasco e Mirko Polisano
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Domenica 19 Marzo 2023, 07:12 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 08:51

Stessa spiaggia, stesso mare, ma prezzi più alti. Si avvicina l'estate e gli italiani, come ogni anno, devono fare i conti con i rincari di ombrelloni e lettini che in alcune località (Anzio e Nettuno, per esempio) potrebbero costare anche il 20% in più. «Noi raccomandiamo ai nostri associati di contenere gli aumenti ed equiparare il più possibile i prezzi alle stagioni precedenti - afferma il presidente di Assobalneari Fabrizio Licordari - Ma far quadrare il bilancio di uno stabilimento ormai è un'impresa».

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LA MAPPA DEI RINCARI
C'è l'aumento del 25% dei canoni per le concessioni demaniali, Imu, Iva, inflazione e caro energia, «sembra che le tariffe siano alte perché vogliamo guadagnare di più, ma non è così», assicura Licordari. Il problema, alla fine, è sempre di chi deve aprire il portafogli: il turista è l'ultimo anello della catena e andare in vacanza al mare diventa un lusso. Per una giornata in spiaggia a Ostia corredata da ombrellone e lettino bisogna calcolare un incremento dei prezzi tra il 5 e il 7%, a Santa Severa fino al 10%: «Qui combattiamo anche con l'effetto erosione - dicono i gestori - Il mare ci porta via sabbia e il numero di sdraio che possiamo piazzare diminuisce». Fregene conta di mantenere i prezzi stabili, mentre a Sabaudia c'è chi li ha già ritoccati. A "La spiaggia" di Carbonelli, uno dei lidi più apprezzati tra le dune, le nuove tariffe sono già ufficiali: il costo giornaliero per un ombrellone, o per un lettino, varia dai 12 euro durante la settimana ai 16 euro nei week end, l'anno scorso invece non si superavano i 15 euro. Rincari in vista anche a Terracina, dove i 380 condomini del residence Lidio di Enea hanno avuto la sgradevole notizia dell'aumento del 40% della quota associativa della Lega Navale, che gestisce la spiaggia antistante il consorzio residenziale. Listini corretti verso l'alto anche sulle Isole Pontine, da aggiungere all'incremento della tassa di sbarco decisa dai Comuni: 5 euro a Ponza e Ventotene contro i 4 di un anno fa.
Anche il litorale a nord del Lazio si sta attrezzando: «I ritocchi per i bagnanti saranno decisi nelle prossime settimane, comunque dovrebbero attestarsi tra il 5 e l'8%», anticipa Marco Maurelli, presidente di Federbalneari.

Sul litorale di Tarquinia le quotazioni per un posto in prima fila vanno dai 350 euro al mese in giugno, ai 550 di luglio e arrivano a 800 euro ad agosto, una giornata al mare costerà tra i 20 e i 25 euro. «È nostro interesse far pagare il meno possibile per attirare la clientela, considerata l'elevata concorrenza nel settore. Calmierare i prezzi tuttavia è praticamente impossibile. Anche se non siamo proprietari della spiaggia dobbiamo pagare l'Imu, a differenza di ciò che avviene nel resto d'Europa il servizio di salvataggio è a nostro carico, versiamo un'Iva del 22% rispetto al 10% del comparto turistico - sottolinea Licordari - Ci mettiamo nei panni dell'utente, non vogliamo approfittarne, però siamo piccole imprese e a fine stagione dobbiamo tirare le fila. Tra l'altro non ci sono prezzi di cartello, il bagnante sceglie dove andare, se invece fosse una multinazionale a gestire tutto i turisti non avrebbero questa possibilità».

 


BAR E RISTORANTI
In Abruzzo la scorsa stagione gli incrementi sono stati contenuti, quest'anno andrà peggio. «L'aumento dei listini terrà conto almeno dell'inflazione acquisita del 10% e dei sovracosti dell'estate 2022 che non abbiamo fatto in tempo ad ammortizzare - calcola Gianluca Grimi, presidente regionale di Assoturismo Abruzzo - Cercheremo di fare il massimo sforzo per assorbire il colpo devastante che abbiamo accusato l'anno passato con le bollette e non scaricarlo tutto sui clienti». A Pescara Riccardo Padovano, presidente Confcommercio e del sindacato balneari, conferma lo scenario: rincari prevedibili tra il 6 e il 10% su tutti i servizi, bar e ristoranti inclusi, meno sulle tariffe giornaliere. A Giulianova l'affitto di ombrelloni e lettini salirà del 10%, come nelle spiagge della fascia chietina (Ortona, Lanciano e Vasto). «Ma non oltre, perché altrimenti si perdono i clienti - riflette Giuseppe Susi di Fiba Confesercenti - Preferiamo limitare gli aumenti entro questa cifra limando i guadagni, purtroppo non è detto che basti».

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