Alga tossica senza tregua ora arriva fino a Otranto ma evita il Brindisino

Alga tossica senza tregua ora arriva fino a Otranto ma evita il Brindisino
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Mercoledì 15 Agosto 2018, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 17:51
Non c'è solamente l'alta probabilità di piogge abbondanti a mettere a rischio il ferragosto dei pugliesi e dei vacanzieri: anche l'alga tossica torna ad assediare il mare da Bisceglie in giù, sino ad Otranto. L'Arpa ha diramato l'ultimo bollettino, la rilevazione effettuata nei primi 13 giorni di agosto è allarmante: da Bisceglie, dove la concentrazione è considerata discreta (bollino giallo) sino a Monopoli, dove la presenza dell'alga tossica è ritenuta molto abbondante (bollino rosso), non c'è tratto di costa risparmiato. L'Adriatico è praticamente ostaggio del microrganismo considerato potenzialmente tossico per la salute delle persone. Nemmeno porto Badisco (Otranto) viene risparmiato: l'Arpa ha rilevato la presenza di 590mila cellule per ogni litro di acqua sul fondo, il limite fissato dal ministero della Salute che fa scattare un rischio sanitario è di 10mila cellule per ogni litro di acqua. I tratti costieri brindisini e della provincia di Taranto, invece, sono liberi dalla presenza dell'alga tossica, stessa cosa per le spiagge nel Foggiano. Dagli oltre 21 milioni di cellule per litro nell'acqua di fondo del sito marino dinanzi all'hotel Riva del Sole alle 337mila in colonna d'acqua dove l'Ostreopsis ovata diventa più pericolosa per i bagnanti a sud del lido Lucciola, la prima quindicina di agosto ha fatto registrare livelli record di alga tossica.
I prelievi sono stati effettuati dal 31 luglio al 13 agosto, nelle ultime due settimane di luglio l'allarme sembrava rientrato ad Otranto, a porto Badisco, invece il microrganismo marino è tornato a fare capolino. In totale sono 20 le aree monitorate costantemente dall'Arpa lungo gli 800 chilometri della costa pugliese. Ad aver favorito la nuova proliferazione dell'alga tossica sono state le alte temperature che soffocano la Puglia da ormai almeno due settimane. Cos'è l'alga tossica? Si tratta di microrganismi potenzialmente tossici per la salute delle persone se la concentrazione è elevata: prediligono acque calme, calde, ben illuminate e pur essendo tipici dei mari tropicali, sono stati segnalati sulle coste pugliesi a partire di primi anni Duemila. I possibili effetti sulla salute dell'uomo sono diversi: riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti. Anche consumare frutti di mare crudi contaminati dall'alga tossica può provocare gli stessi sintomi. Non a caso l'Arpa raccomanda, tra le altre cose, di evitare il consumo di ricci di mare, che brucando sulle alghe potrebbero potenzialmente accumulare la tossina; ed evitare di stare fermi per troppo tempo lungo le coste rocciose durante le mareggiate. Questo microrganismo si frantuma sulle rocce liberando la tossina nell'aria. Tossina che provoca riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti.
Ma com'è arrivata sulle coste pugliesi e come si è adattata? Secondo l'Arpa, probabilmente è stata introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi, le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi sono iniziate a partire dal Duemila. L'alga è invisibile ad occhio nudo, si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi, i fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono proprio le alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni. Insomma, è uno degli effetti della cosiddetta tropicalizzazione del mare Adriatico. Oltre che pericolosa per l'uomo, si sono verificate morie e sofferenze di organismi marini come stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi. Per quanto riguarda, invece, la presenza di Escherichia coli nel mare pugliese, il bollettino dei primi 15 giorni di agosto dell'Arpa non rileva concentrazione oltre i limiti di legge: in tutta la Puglia i parametri microbiologici rientrano nei limiti fissati dalle norme.
V.Dam.
 
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