In due, armati di pistole e con i volti coperti da passamontagna, ieri sera intorno alle 19 avevano assaltato il centro scommesse Goldbet di Casarano, minacciando uno dei dipendenti e facendosi consegnare l'incasso giornaliero di circa 1.500 euro. Poi erano scappati, a bordo di una Fiat Grande Punto guidata da un terzo complice.
Ma l'allarme scattato immediatamente e i posti di blocco istituiti su tutte le uscite dal paese hanno consentito ai carabinieri, guidati dal capitano Cosimo Clemente Errico, di rintracciare quasi subito i malviventi che dopo un inseguimento di circa sei chilometri sono stati bloccati e arrestati dai militari della stazione di Melissano, guidati dal luogotenente Alessandro Borgia.
Ad agevolare le indagini è stata la collaborazione dei cittadini, che hanno annotato due cifre della targa e le hanno comunicate al 112. Dall'altro il colore celestino della stessa Grande Punto, insolito per una vettura utilizzata per una rapina, poiché troppo evidente e facilmente riconoscibile. D'altro canto che si trattasse di malviventi abbastanza ingenui lo dimostra anche un terzo aspetto della vicenda: la Grande Punto appartiene alla madre del giovane rapinatore che la stava guidando.
In caserma sono stati portati Crisigiovanni Josef Antonio, 23 anni, di Casarano; Luigi De Micheli, 26 anni, anche lui di Casarano e Michele Spennato, 21 anni, di Racale.
Catturato il terzetto, quindi, le successive indagini e la collaborazione di uno dei tre (Spennato, che faceva da autista) hanno portato gli investigatori al recupero anche delle due pistole che i rapinatori avevano nascosto in un muretto a secco. Il denaro era invece ancora addosso a uno dei rapinatori
Due dei malviventi sono ora in carcere, il terzo (quello che ha collaborato, l'unico incensurato) si trova agli arresti domiciliari. L'auto è stata restituita all'ignara mamma e il denaro è tornato all'esercizio rapinato.