Confcommercio, veleni per sulle elezioni a Lecce

Confcommercio, veleni per sulle elezioni a Lecce
di Serena COSTA
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Sabato 20 Ottobre 2018, 13:52
Deleghe di voto richieste dai dipendenti di Confcommercio a favore del candidato presidente Maurizio Maglio. «Ci sono le prove», denuncia Valerio Arseni, che ieri ha deciso di autosospendersi dalla candidatura alla competizione elettorale per gli organi elettivi dell’associazione leccese. E aggiunge: «Il Commissario Ambrosi sospenda le elezioni». Ma quest’ultimo, contattato in merito, tira il freno a mano e afferma che non ci sarebbero gli estremi per procedere con la sospensione della consultazione elettorale, fissata per martedì prossimo in via Cicolella, sede di Confcommercio Lecce.
La competizione, ricapitolando, vede contrapporsi due candidati alla presidenza: Maurizio Pasca, rappresentante di “Per una nuova Confcommercio Lecce”, sostenuta da giugno scorso anche da “Forza alle imprese” – che in origine aveva come candidato presidente Corrado Iurlano – e lo schieramento rappresentato dal candidato Maurizio Maglio, considerato vicino all’establishment interno a Confcommercio, ovvero direzione generale e attuale commissario.
Da mesi ormai, la compagine di Pasca accusa il commissario di mancanza di trasparenza nella gestione del procedimento di raccolta delle deleghe di voto: ciascun candidato, sia alla presidenza che alla Giunta provinciale, al Collegio dei revisori dei conti e al Collegio dei probiviri, può disporre di 3 voti, delegati tramite apposito documento firmato dal delegante.
«In maniera del tutto occasionale – spiega Arseni, ex candidato per “Forza alle imprese” – mi è stato consegnato un documento contenente l’elenco dei soci individuati singolarmente con riferimento al cognome, nome, ragione sociale, insegna, sede, numeri telefonici e sindacato di riferimento. Tale documentazione contiene all’interno un report con indicazione nominativa dei singoli candidati della lista Maglio con l’esplicitazione dei voti e deleghe raccolti. Ciò che desta maggiore clamore è che, oltre ai nominativi dei candidati, sotto la voce “operatore”, sono elencati in maniera chiara persone appartenenti ai vertici e dipendenti della struttura amministrativa di Confcommercio Lecce, con i nominativi dei soci contattati e delle deleghe raccolte dagli stessi. Ciò, oltre a costituire indubbiamente un gravissimo vulnus alla par condicio dei candidati, evidenzia interferenze e ingerenze da parte di soggetti aventi ben altra funzione all’interno dell’associazione».
Insomma, quello che fino a ora era stato un sospetto, a più riprese denunciato da Corrado Iurlano e Maurizio Pasca, ora sembrerebbe avere un riscontro concreto. Al punto che Arseni ieri ha portato la documentazione al Tribunale Civile «nel corso del procedimento contro Confcommercio Lecce e successivamente a trasmettere il tutto ai vertici provinciali e nazionali di Confcommercio, ai Presidenti Ambrosi e Sangalli». Nel prendere le distanze da «una competizione che di fatto viene svolta secondo logiche e principi che ledono in maniera evidente i diritti dei soci», Arseni fatto istanza ad Ambrosi affinché «provveda all’immediata sospensione o annullamento delle operazioni elettorali».
Ma il commissario Ambrosi fa spallucce e risponde: «Non mi sembra che ci siano gli estremi per procedere alla sospensione della competizione elettorale. Lunedì prossimo trasmetterò gli atti inviati da Arseni agli avvocati dell’ente, ma non credo che le elezioni saranno annullate. Visto che il socio Arseni ha presentato la documentazione alla magistratura, lasciamo che sia quest’ultima a fare le valutazioni del caso e a decidere come procedere. Stando così le cose, noi andiamo avanti e rispetteremo eventuali decisioni da parte dei giudici».

 
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