Morto da un anno, l’autopsia sui resti: nessuna violenza. Giallo sulle cause: inchiesta per omicidio

Morto da un anno, l’autopsia sui resti: nessuna violenza. Giallo sulle cause: inchiesta per omicidio
di Roberta GRASSI
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Lunedì 20 Marzo 2023, 21:11 - Ultimo aggiornamento: 21:37

Il giallo sulle cause della morte dell’anziano di Corigliano D’Otranto, Antonio Caracciolo, 83 anni, trovato cadavere nella sua abitazione, è affidato all’analisi del medico legale incaricato dalla procura, Alberto Tortorella. Molto difficile risalire a una verità certa, considerato che nell’appartamento sono stati rinvenuti solo resti ossei, a documentare come il decesso non possa che essere avvenuto diversi mesi fa. Almeno un anno fa. L’autopsia è stata avviata ieri, ma sarà necessario attendere l’esito degli esami più specifici. All’apparenza non sembrerebbero esserci stati segni di violenza

Le indagini


Sulla vicenda stanno conducendo approfondimenti i carabinieri di Maglie, coordinati dal pm Luigi Mastroniani. Dopo il conferimento di incarico al medico legale, è emerso che il figlio dell’83enne, Roberto Luigi Caracciolo, è indagato per omicidio volontario e per occultamento di cadavere. La prima contestazione è quasi un atto dovuto, tecnicamente indispensabile per poter procedere con l’accertamento delle cause del decesso e con una datazione che consenta anche di verificare se vi siano ipotesi di truffa ai danni dell’Inps. E cioé se, come osservato nei filmati delle telecamere, l’uomo di 55 anni, si sia recato anche dopo la morte del padre a riscuotere la sua pensione: 600 euro italiani più 130 svizzeri. 
Sono state sequestrate anche alcune carte Postamat, che dovranno essere analizzate.

La vicenda è ormai nota. Il ritrovamento risale a mercoledì scorso. Tutto nasce da una segnalazione sui calcinacci che cadevano dal prospetto dell’abitazione in cui viveva l’anziano. È stata avviata una rapida attività informativa, in paese. I conoscenti hanno riferito che effettivamente da circa un anno incontravano più l’anziano, né avevano più avuto sue notizie. La segnalazione in Procura risale al 14 febbraio. Già allora i poliziotti municipali avevano rintracciato il figlio che però aveva riferito di non sapere nulla di dove fosse il padre e che probabilmente egli sarebbe rientrato a Corigliano dopo qualche giorno. Aveva poi scritto al sindaco, lamentandosi per le attenzioni dei vigili nei suoi confronti. Il pm ha delegato indagini presso l’ufficio postale di Corigliano, anche con l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza. Ha poi firmato il decreto di perquisizione. Nell’abitazione è stato rinvenuto il corpo, avvolto in una coperta. Accanto a un ventilatore. È apparso chiaro ai militari dell’Arma e al medico legale Alberto Tortorella che era lì da diverso tempo. Sono state disposte diverse consulenze, dunque, che dovranno fornire una risposta sugli interrogativi che non è stato possibile risolvere nell’immediatezza dei fatti e per i quali ci vorrà comunque del tempo.

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