Corsa a Palazzo Carafa, la Poli si sfila: basta giochini

Corsa a Palazzo Carafa, la Poli si sfila: basta giochini
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Venerdì 18 Gennaio 2019, 18:33
Adriana Poli Bortone non ci sta. La senatrice che nei giorni scorsi era stata proposta da Forza Italia al centrodestra come candidata sindaco per Lecce ora sembra essere sul punto di sfilarsi definitivamente dalla competizione elettorale. Le ragioni alla base di questo probabile passo indietro? « Un quadro di incertezze, di assenza di dibattito sui programmi, di comportamenti e metodi distonici» fa sapere la Poli che non sembra aver gradito l’ipotesi delle primarie che ancora anima il dibattito nel centrodestra. «Le dichiarazioni che ascolto mi confermano sempre più nella convinzione che la politica deve abbandonare improvvisazione ed estemporaneità per riprendere la barra dritta della serietà nella preparazione di base dei candidati, nei modi, nei metodi, nella selezione del personale politico – fa sapere la senatrice forzista attraverso una nota stampa - La confusione che impera soprattutto nelle elezioni amministrative non agevola certo la crescita di una matura civica, anzi mi pare che allontani sempre più il cittadino dall’esercizio del diritto –dovere del voto. Nel caso di Lecce, per chiarezza ribadisco che non sono candidata, ma che Forza Italia, nonostante le mie pesanti e motivate riserve, ha inteso proporre il mio nome». Dunque la “bocciatura” dell’attuale metodo del centrodestra per la scelta del candidato sindaco e uno sguardo nostalgico al passato. Al 1998, per la precisione, quando per la prima volta fu candidata e poi eletta sindaco della città: «Con grande sincerità e senso di responsabilità confermo ancora che il quadro di incertezze, di assenza di dibattito sui programmi, di comportamenti e metodi distonici, mi riportano, con nostalgia, a rimpiangere il ’98, quando, con entusiasmo, volli  una squadra per larghissima parte di giovani assessori, una squadra mista di competenze e giovani promesse, che dette il meglio di sé nell’impegno per “rivoltare” la città» scrive la Poli. Infine, l’ipotesi più che concreta che la sua candidatura sia da ritenersi già archiviata: «Oggi mi chiedo se ci siano quelle condizioni, ma il quadro complessivo che sta venendo fuori da dibattiti, spesso privi di contenuti reali, mi fa radicare sempre più nel pensiero di augurare che altri, diversi da me, possano affrontare tempi migliori».
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