«Centro storico più vivibile», turisti a spasso senza caos e gas di scarico e «meno pub» nel borgo antico. Non si placa la polemica sul nuovo regolamento Ztl approvato dall'amministrazione comunale di Lecce che dal 1° Maggio scorso che prevede l’attivazione h18 delle telecamere di accesso al borgo antico. E dopo le criticità sollevate dai residenti, adesso è il momento dei commercianti.
La polemica
«Provvedimento sconosciuto alla cittadinanza. Cosa diventerà l’area antica? Favoriti i locali», tuonano i residenti che nella domenica dedicata ai Cortili Aperti hanno affisso un manifesto di protesta sui portoni di corti e dimore storiche. I commercianti del centro invece, con cartelli fai da te, hanno chiesto scusa ai propri clienti pe rle multe che hanno preso entrando nella Ztl. "Dal 1° Maggio - si legge - l'accesso è consentito dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Foto e multa salata per i trasgressori - annunciano - Ringraziamo l'amministrazione e ci scusiamo i tanti clienti che hanno preso la multa e ci hanno annunciato che non verranno più". Insomma oltre al danno la beffa, tuonano i commercianti del centro che solo ora possono cercare di riprendersi dal periodo buio del covid che li ha costretti alla chiusura.
L'amministrazione
Ma l'amministrazione comunale non ci sta e a stretto giro arriva anche la risposta ai residenti e ai commercianti della città, con i quali, assicura Palazzo Carafa, il regolamento è stato condiviso.
«Con l’entrata in vigore dei nuovi orari Ztl, le vie del centro storico sono decisamente meno affollate di automobili, a beneficio della valorizzazione della città antica e anche della possibilità per i residenti di trovare parcheggio – dichiara l’assessore alla Mobilità sostenibile Marco De Matteis – In questi giorni i primi turisti che visitano la nostra città non sono più immersi, negli orari di punta, tra i gas di scarico dei furgoni e delle auto mentre si trovano a pranzo per le vie del centro storico. E ciò perché l’ampliamento degli orari della Ztl a 18 ore ha portato a una diminuzione del traffico automobilistico e della sosta indiscriminata rispetto al precedente regime regolamentare nel quale la Ztl era attiva per 9 ore, a vantaggio della vivibilità complessiva del centro storico, che interessa residenti, turisti, operatori economici. La Ztl è protetta dalle telecamere, che tengono traccia dei flussi in entrata e in uscita, come più volte negli anni hanno richiesto le associazioni dei residenti che storicamente chiedono meno auto». Tenere spente le telecamere in uscita, è pensiero dell'assessore, significherebbe legittimare la pratica di entrare nel centro storico con l’auto negli orari di libero accesso, parcheggiare abusivamente e uscire all’orario che più è comodo al trasgressore, vanificando di fatto ogni restrizione oraria. «Aggiungo - dice De Matteis - che l’individuazione delle fasce orarie di libero accesso, in questo primo step di avvicinamento alla Ztl h24, ha tenuto conto delle osservazioni delle associazioni di categoria, parzialmente accolte dall’amministrazione. Che agisce esclusivamente nell’interesse pubblico. A tutela della vivibilità del centro storico, ricordo, anche i titolari di attività commerciali e i loro dipendenti, così come gli studi professionali, gli amministratori e i dirigenti di Palazzo Carafa e tante altre categorie, non hanno diritto al pass, potendo agevolmente parcheggiare fuori dalla Ztl e raggiungere in pochissimi minuti le proprie attività o il posto di lavoro. Come più volte ricordato, inoltre, il Regolamento, per sua natura, è sempre perfettibile: dopo questo primo periodo di rodaggio valuteremo quali modifiche proporre al Consiglio comunale».
Sarà invece il nuovo regolamento sui cambi di destinazione d'uso a difendere il centro, secondo l'amministrazione comunale, dalla massiccia presenza di pub. «Riguardo alla presenza di pub, ristoranti e attività di somministrazione, nella nota del comitato c’è una evidente alterazione della realtà dei fatti.