Fabbrica esplosa, è morto l'operaio rimasto ustionato. Ora le vittime sono due

Fabbrica esplosa, è morto l'operaio rimasto ustionato. Ora le vittime sono due
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Venerdì 16 Novembre 2018, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 16:14

Non ce l'ha fatta. È morto nel centro grandi ustionati di Brindisi Giovanni Rizzo, l'operaio 41enne di Carmiano rimasto gravemente ustionato nell'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio avvenuta nei giorni scorsi ad Arnesano. Nell'esplosione perse la vita Gabriele Cosma, 19enne figlio del titolare della fabbrica, ora indagato per omicidio colposo.
Quindi ad una settimana esatta dall'esplosione il fuochista si è arreso alle gravi ustioni che aveva sul 90 per cento del corpo. L'uomo era ricoverato presso il Perrino di Brindisi.

LA VITTIMA
A Carmiano, paese d'origine dell'uommo, in tanti in questi giorni hanno sperato che Gianni potesse  superare il difficile momento e tornare a svolgere il lavoro che lui amava fare col sorriso in viso. Un lavoro pericoloso che conosceva bene. Il 41enne operaio, prima di fare il pirotecnico, per diversi anni ha fatto il barbiere in un salone a Carmiano. Poi l’insegnamento del nonno e l’attrazione per quel mondo bello ma pericoloso, fatto di colori e botti, che messi insieme sembrano creare una sinfonia, ha preso il sopravvento con il passaggio all’attività di fuochista nell’azienda Cosma.
E così venerdì della scorsa settimana Gianni, come ogni giorno da diversi anni, si era recato in fabbrica per svolgere il proprio lavoro. Lì ad attenderlo i proprietari e il figlio del titolare. I quattro avevano iniziato a lavorare per realizzare dei fuochi pirotecnici, quando intorno alle 8.20 si è materializzata la tragedia. Gianni e il giovane Gabriele sembra fossero i più vicini alla pressa della polvere da sparo che potrebbe aver causato l’innesco per l’esplosione.
Lo sfortunato Gabriele purtroppo è deceduto e i soccorritori nulla hanno potuto fare, Gianni Rizzo invece, che pare fosse qualche metro più distante, è stato investito dalla forte fiammata e scaraventato a terra. Scattato l’allarme sul posto erano giunti gli operatori del 118, che constatata la gravità delle ferite riportate dall’uomo, ne avevano disposto subito il ricovero presso il nosocomio di Brindisi.
L’uomo viveva a Carmiano col padre pensionato, e da qualche mese aveva perduto la madre a cui era molto legato. Quando Gianni non lavorava, era solito trascorrere il suo tempo libero al bar dello zio, oppure raggiunge alcuni amici in un altro locale per assistere alle partite della “sua” Juventus. Altro hobby erala pesca.
Un giovane operaio forte e solare, disponibile con tutti e con la grande passione per la pirotecnica, tramandatagli dal nonno paterno. Il richiamo della tradizione che purtroppo si palesa come destino, e che molti anni fa sfiorò nuovamente la sua famiglia, con l’esplosione della fabbrica del nonno, situata in contrada “Sor Lucia” sempre in agro di Arnesano. In quel caso fortunatamente non ci furono feriti, ma solo forti danni alla struttura. Questa volta invece la sorte non è stata così clemente.
 

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