Un disavanzo complessivo presunto da 68,9 milioni di euro e 3,6 milioni di buco finanziario da ripianare entro la fine dell'anno. Ancora una montagna contabile da scalare, dunque, per il Comune di Lecce. E un Bilancio di previsione che resta ingessato dalla manovra di riequilibrio approvata nel 2019 dall'amministrazione guidata dal sindaco Carlo Salvemini per rimettere in sesto le casse comunali e scongiurare lo spettro del dissesto.
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Il consiglio comunale
Il documento contabile approda oggi in Consiglio comunale per la discussione e l'approvazione. E porta in dote una previsione di cassa che tra Imu, Iperf, Tasi, tassa di soggiorno e recupero dell'evasione tributaria sotto la voce Entrate riporta la cifra di 333 milioni e 931mila euro.
E ancora, dalla lotta all'evasione tributaria ancora - Tasi e Tari soprattutto - l'amministrazione Salvemini conta di recuperare oltre 2 milioni di euro. Sul fronte delle multe, invece, la previsione delle entrate si attesta a 7,2 milioni. Gli incassi dele rette di asili nido, case di riposo, fiere e mercati e mense scolastiche ma anche musei, teatri, servizi turisti e trasporti funebri le entrate - da Bilancio di previsione - dovrebbero essere pari a 1,6 milioni. Una cifra sufficiente a garantire solo il 42,60% delle somme sborsate dal Comune per la gestione dei servizi. Sin qui le entrate.
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Di contro, sul fronte delle uscite - tra spese correnti e in conto capitale - per l'anno in corso il Comune conta di spendere quasi 310 milioni di euro. La manovra di riequilibrio che tiene ancora imbrigliati i conti il Comune, inoltre, ancora per il 2022 non consentirà all'amministrazione di prevedere nuove assunzioni di personale. Ma tant'è. All'esame dell'Aula oggi anche il Dup (Documento unico di programmazione predisposto dalla Giunta Salvemini sulla base del Programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024. Ma anche sulla base della programmazione biennale di acquisti di beni e servizi e sul fabbisogno del personale. Costituisce parte integrante del Dup, infine, il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
Dovrebbe essere discussa, infine, la proposta presentata dai gruppi di maggioranza Coscienza Civica, Noi Per Lecce, Sveglia Lecce, Puglia Popolare relativa alla deroga del Regolamento dehors, la cui scadenza è fissata al 30 giugno. «Tutti i lavoratori devono essere messi in condizione di poter superare questo momento di crisi scrivono in una nota -. Per questo crediamo che debba esserci una proroga dell'autorizzazione dell'occupazione del suolo pubblico per i dehors, almeno fino alla fine dell'alta stagione, così da poter consentire al settore di poter riacquistare dignità, progettualità, solidità economico-finanziaria».
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