Ivan Ciullo, per il consulente non fu suicidio: «Fu strangolato»

Ivan Ciullo, per il consulente non fu suicidio: «Fu strangolato»
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Lunedì 24 Settembre 2018, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 14:11
Ivan Ciullo, in arte Navi, il 34enne dj salentino trovato impiccato il 22 giugno 2015 ad un ulivo nelle campagne di Acquarica del Capo, potrebbe essere stato ucciso. E' l'esito della consulenza compiuta dal criminologo forense Roberto Lazzari, su incarico dei genitori della vittima, e consegnata alla Procura di Lecce dal legale della famiglia, Francesca Conte. Per il criminologo salentino, Ivan non si sarebbe impiccato, ma strangolato e poi l'assassino avrebbe simulato il suicidio.
    L'indagine scientifica eseguita mediante sopralluoghi, prove tensiometriche, analisi dei dati fotografici, dei fascicoli d'indagine, di analisi di laboratorio e diagnostica autoptica, mette in evidenza - secondo il criminologo - una serie di incongruenze nonché "di lacune investigative e negligenze operative". Il gip di Lecce Vincenzo Brancato sta decidendo in questi giorni sulla seconda richiesta di archiviazione del caso presentata dalla Procura di Lecce alla quale si sono opposti i genitori di Ivan Ciullo.
   
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