La prudenza di Salvemini: «Aspettiamo che finiscano le indagini»
Le reazioni: «Ora si spazzino via i corrotti»

Il sindaco Carlo Salvemini
Il sindaco Carlo Salvemini
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Venerdì 7 Settembre 2018, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 20:16
Invita alla prudenza il sindaco Carlo Salvemini sulla vicenda giudiziaria che ha investito Palazzo Carafa. 
«La mia città è oggi nei titoli di testa dei notiziari on line, televisivi, radiofonici. Un'indagine avviata diversi anni fa su un tema delicatissimo - interferenze nell'assegnazione degli alloggi popolari - sulla quale sono in passato più volte intervenuto pubblicamente è giunta oggi alla notifica di una serie di provvedimenti cautelari nei confronti di consiglieri comunali e all'arresto di cittadini».
I reati contestati, ricorda il sindaco in un post sui social,  «sono vari e inevitabilmente gravi, considerato il rilievo sociale legato a bisogni di famiglie private del diritto alla casa. Chi crede nei principi costituzionali non può che tenere sempre a mente la presunzione di innocenza degli indagati che non sono al momento neanche imputati;
chi conosce il diritto penale sa che quelle formulate sono solo ipotesi che dovranno essere confermate in un eventuale processo. E' ora doveroso leggere con calma gli atti e attendere rispettosamente le altre fasi del procedimento penale, anche come manifestazione di attenzione nei confronti degli indagati e dei loro familiari.
per quanto riguarda le conseguenze sull'amministrazione si dovrà ora provvedere - in ossequio alla previsione di legge - alla momentanea surroga dei consiglieri comunali colpiti dal provvedimento di custodia cautelare.
Ogni diverso commento oggi rischia di assumere significati impropri - conclude il primo cittadino - considerato la nostra cronica difficoltà culturale a commentare le vicende giudiziarie non diversamente da quelle da stadio: e noi lavoriamo ogni giorno per migliorarci come cittadini e non come tifosi».

Voti in cambio case: M5s, avevamo ragione, ora spazzacorrotti
"Voto di scambio a Lecce, purtroppo aveva ragione il Movimento 5 Stelle. Durante la campagna elettorale per le elezioni comunali del 2017 il nostro candidato sindaco oggi consigliere comunale Fabio Valente e noi portavoce denunciammo con forza questo fenomeno in ogni quartiere. Fu lanciato anche un numero verde anti-voto di scambio per contrastare e denunciare questa pratica illegale, perché in una città piccola come Lecce tutti sapevano dell'esistenza di una pratica illegale divenuta oramai consuetudine. Le inchieste odierne lo dimostrano" lo denuncia Diego De Lorenzis, parlamentare leccese del Movimento 5 Stelle che al tempo denunciò con forza il fenomeno insieme alla senatrici Barbara Lezzi, oggi ministro per il Sud e Daniela Donno. "Il tempo ci dà le risposte giuste e a Lecce come in tutta l'Italia e' tempo di spazzare via i corrotti. - spiega De Lorenzis - "Spazzacorrotti" e' il nome scelto dal nostro governo per un provvedimento anti-corruzione di portata storica che serve a lasciare un segno non solo di legge ma anche culturale. Niente piu' sconti per questi signori, a Lecce come in tutta Italia".
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