Lecce, gli ultimi 16mila euro per Sant'Oronzo dall'imprenditore del caffè

La cartolina di Lecce con Sant'Oronzo
La cartolina di Lecce con Sant'Oronzo
di Stefania DE CESARE
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 11:21

Copia di Sant’Oronzo, c’è la svolta: arriva la donazione dell’azienda “Quarta caffè”. E la raccolta fondi si chiude: «Daremo il nostro contributo, felici di fare la nostra parte per un progetto importante». Dopo una lunga attesa, il patrono di Lecce potrà presto risalire in cima all’Ovale per guardare dall’alto la città e “vegliare” sui fedeli. Il gemello di Sant’Oronzo si farà.

La donazione risolutiva

L’azienda salentina “Quarta caffè” ha annunciato di voler partecipare alla raccolta fondi “Insieme a Sant’Oronzo” per sponsorizzare la realizzazione della copia del manufatto l’originale, attualmente custodito a Palazzo di città.

Una donazione importante che servirà per mettere in cassaforte l’intera somma necessaria per la realizzazione del “gemello” del santo patrono da collocare sulla colonna della piazza. «Noi ci siamo sempre messi a disposizione della città – ha sottolineato ieri l’imprenditore Antonio Quarta durante l’evento “Il Graffio incontra i territori” organizzato da Telenorba al Teatro Paisiello -. Come molti ricorderanno, abbiamo offerto il nostro aiuto per il restauro della statua di Sant’Oronzo sull’arco di Porta Rudiae, colpita da un fulmine a giugno dell’anno scorso, perché la piazza sottostante è dedicata a mio padre. Mi ero offerto di finanziare l’opera con 20mila euro. Ma ci sono già i fondi per l’intervento e quindi oggi la mia donazione sarebbe superflua».

Il ministero ha stanziato 200mila euro

Come annunciato qualche giorno fa dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce, guidata dall’architetto Francesca Riccio, il Ministero della cultura ha stanziato 200mila euro che serviranno al recupero del monumento dedicato a Sant’Oronzo - danneggiato un anno fa da un fulmine che ha ridotto in mille frammenti una parte della mano, del braccio e del petto – e dell’intera facciata di Porta Rudiae. «Visto che la mia offerta non è più necessaria per quel progetto ho deciso di fare un regalo alla città sponsorizzando la copia di Sant’Oronzo che potrà così tornare in piazza – ha annunciato Quarta -. Alla conclusione della raccolta fondi mancano poco meno di 20mila euro che è la cifra che avrei donato per il monumento di Porta Rudiae. Sono contento di fare la mia parte». 

L'iniziativa di Comune e Arcidiocesi

Promossa dal Comune e dall’Arcidiocesi di Lecce, l’iniziativa “Insieme per Sant’Oronzo”, lanciata per finanziare la riproduzione della statua attraverso lo strumento dell’Art Bonus era partita con il piede giusto. Nei primi quattro giorni dall’attivazione della campagna il Comune è riuscito a raccogliere oltre 170mila euro, ovvero più della metà della quota necessaria. Una partenza sprint grazie all’intervento di due “mecenati” ovvero la Banca Popolare Pugliese che ha donato metà della cifra (ovvero 100mila euro) e l’azienda Ediltunnel, specializza nel campo dei lavori nel sottosuolo, che ha contribuito con 70mila euro. Poi sono arrivate le sponsorizzazioni più “contenute” da parte di tanti cittadini e di altre realtà private che hanno deciso di rispondere all’appello. Ma dopo il boom dei primi giorni, la campagna si è arenata. E fino a pochi giorni fa la meta sembrava ancora distante. Il tetto dei 180mila euro è stato superato solo la scorsa settimana con una offerta di 5mila euro da parte delle associazioni di categoria Confcommercio Lecce, Confartigianato Lecce e Confesercenti Lecce. 

L'ultimo miglio

Per raggiungere la meta, però, servono ancora poco più di 16mila euro. L’ultimo miglio. E sarà l’azienda del caffè a compierlo: «Con il sindaco ci siamo stretti la mano, l’impegno c’è – ha aggiunto Quarta -. Nei prossimi giorni procederò con la donazione. E in questo modo la campagna si potrà chiudere». La somma complessiva richiesta per l’intervento che sarà realizzato dalla Fonderia Nolana include, oltre all’esecuzione, al trasporto e al posizionamento della copia sulla colonna, anche la produzione di un video-documentario e di un quaderno-volume a stampa sull’intero iter del progetto, dallo studio preliminare alla messa in opera della copia, a cura del Dipartimento di Beni Culturali di UniSalento. 

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