Droga e telefonini in carcere con i droni, arrestato il possessore

Droga e telefonini in carcere con i droni, arrestato il possessore
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 21:28 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:28

Droga, 40 grammi di cocaina e 200 di hascisc, e 18 cellulari in cella. Forse una fornitura per gli altri detenuti. Mentre sull’ingresso di dispositivi in carcere indaga la Dda di Lecce, è stato arrestato l’uomo di Afragola, in provincia di Napoli, che si trovava già nel carcere di Borgo San Nicola per scontare una condanna a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa, di stampo camorristico. 

Il sequestro e l'arresto

L’arresto, per la detenzione dei dispositivi elettronici (vietata, naturalmente, in cella) per droga e per resistenza a pubblico ufficiale, è stato eseguito in flagranza e convalidato dal gip Alcide Maritati, a seguito del rituale interrogatorio nel corso del quale l’indagato ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

L’operazione è della polizia penitenziaria che ha effettuato il sequestro di materiale proibito e ha proceduto con il coordinamento del pm di turno, Maria Consolata Moschettini. 

Le indagini


Si sta ora cercando di comprendere come i dispositivi e la sostanza siano entrati in cella senza alcun disturbo. Si sospetta che, come avvenuto in altri istituti penitenziari, il trasporto possa essere avvenuto per mezzo di un drone. Un sistema ormai collaudato per superare le mura alte delle strutture carcerarie che, dicono i sindacalisti del Sappe (Sindacato autonomo della polizia penitenziaria) non possono essere presidiati come un tempo, a causa di una ormai acclarata e denunciata carenza di personale.


A fare impressione è il numero di telefonini in possesso di una sola persona. Un quantitativo di “device” che non sarebbe stato utile a soddisfare unicamente l’esigenza del singolo di rimanere in contatto con l’esterno.

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