Anfiteatro, ipotesi "scavi da ampliare". La Direzione Musei: «Si convochi un tavolo»

L’occasione per avviare una riflessione sul futuro della piazza arriva dai lavori in corso su via Alvino legati alla mitigazione del rischio idrogeologico

Anfiteatro, ipotesi "scavi da ampliare". La Direzione Musei: «Si convochi un tavolo»
di Stefania DE CESARE
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Martedì 21 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:27

«L’ampliamento dello scavo è una proposta di grande fascino e degna di attenzione ma è un’operazione complessa. Sarebbe giusto e corretto convocare un tavolo interistituzionale per discuterne». La Direzione regionale Musei Puglia del Ministero della Cultura accoglie con favore la proposta, lanciata sabato scorso dalle pagine di Quotidiano, dall’archeologo classico Francesco D’Andria di riportare a galla un altro pezzo dell’Anfiteatro romano. Attualmente, infatti, è possibile ammirare solo un terzo del monumento, scoperto nei primi anni del ‘900 durante i lavori di costruzione del palazzo della Banca d’Italia (le opere di scavo si protrassero sino al 1940). Il resto del bene è ancora nascosto sotto piazza Sant’Oronzo a Lecce, dove si ergono alcuni edifici e la chiesa di Santa Maria della Grazia. 

Lavori in corso per il basolato

L’occasione per avviare una riflessione sul futuro della piazza arriva dai lavori in corso su via Alvino legati alla mitigazione del rischio idrogeologico.

Il progetto prevede la riqualificazione di infrastrutture stradali intorno all’anfiteatro (in programma anche opere su via Verdi e via dei Mocenigo) con lavori di potenziamento della rete fognaria bianca e della rete idrica, restyling e riposizionamento dei basoli e rimozione dei gradini dei marciapiedi in modo da ottenere un livello senza barriere architettoniche. Ed è proprio l’avvio del cantiere che ha acceso il dibattito sul sito storico. Anche se, è bene ricordarlo, i fondi di questo cantiere sono finanziati per la mitigazione del rischio idrogeologico e non potrebbero essere dirottati su un intervento diverso.

La proposta di D'Andria: «Scavi da ampliare»

«Gli attuali lavori di sistemazione dei basoli possono essere un’occasione importante per rivedere l’impostazione architettonica del cuore storico di Lecce – ha sottolineato D’Andria -. Credo che i tempi siano maturi per ragionare sulla possibilità di avviare un ripensamento e un migliore adattamento dell’Anfiteatro per la fruizione dei tesori che sono conservati nel sottosuolo». Per D’Andria, professore emerito dell’Università del Salento e scopritore della struttura “gemella” di Rudiae, l’idea di far riemergere i resti dell’anfiteatro, se portata avanti con i giusti crismi, non troverebbe opposizione da parte del ministero dei Beni culturali. «Certo non si possono fare grandi esplorazioni – ha ribadito l’archeologo -, perché, ad esempio, nella parte frontale c’è la chiesa della Madonna delle Grazie a bloccare l’ampliamento, però sarebbe uno spunto di grande interesse archeologico. Si potrebbe realizzare uno scavo stratigrafico per mettere in luce le fasi medievali dell’anfiteatro». 

Direzione Musei di Puglia, Mercuri: «Proposta di grande fascino, si convochi un tavolo»

Una idea autorevole che è stata accolta con favore dalla Direzione regionale Musei Puglia: «L’ampliamento dello scavo è una proposta di grande fascino e interesse – afferma il direttore Luca Mercuri -, e altresì, trattandosi dell’apertura di uno scavo estensivo in un punto così nodale della città, si configurerebbe come un’operazione complessa e articolata, richiedendo il coinvolgimento di enti diversi, primi tra tutti la Soprintendenza competente e il Comune di Lecce».  Da qualche giorno l’organo periferico del Mibact, che gestisce la valorizzazione dell’Anfiteatro e del Teatro romano, ha avviato il cantiere di restyling del monumento di piazza Sant’Oronzo. Obiettivo dei lavori è la riduzione delle vulnerabilità e miglioramento dell’accessibilità, nonché di messa in sicurezza del percorso di visita del bene storico. Una nuova vita per il sito archeologico che dal 2024 sarà più fruibile e potrà offrire ai visitatori percorsi guidati e visite programmate.

Portare alla luce nuovi resti accrescerebbe l’interesse del monumento e aumenterebbe il prestigio di piazza Sant’Oronzo. Almeno questa è l’opinione diffusa sui social, dove il dibattito tra i cittadini è molto intenso. Una questione che, comunque, resta delicata visto soprattutto la rilevanza degli interventi che si dovrebbero realizzare. Per questo la Direzione Musei Puglia lancia l’idea di un tavolo di confronto per discutere della proposta. «Vista la grande rilevanza scientifica e considerato che uno scavo di tale portata determinerebbe l’ampliamento dell’Anfiteatro – aggiunge Mercuri - con la conseguenza che ne trarrebbe vantaggio sia l’aspetto della fruizione del luogo che la conoscenza scientifica dell’antica Lecce, l’operazione sicuramente degna di attenzione, necessiterebbe di essere discussa e approfondita nell’ambito di un tavolo interistituzionale con tutti i soggetti coinvolti, a cui siamo disponibili a partecipare». L’invito è lanciato.
 

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