Non fu il 38enne di Magliano, Francesco Carrozzo, il responsabile di furti e rapine, ricettazione di autovettura e resistenza a pubblico ufficiale messe a segno tra i comuni di Guagnano, Carmiano, Arnesano e Monteroni, durante il periodo di lockdown del 2020. L’uomo finì sul banco degli imputati a seguito dell’inchiesta “Robberriers down”, dall’inglese “rapine perpetrate”, portata avanti dai carabinieri del comando provinciale di Lecce, coadiuvati dai colleghi della task force specializzata nel contrasto ai reati contro il patrimonio, e dai militari delle stazioni di Carmiano e Monteroni, a seguito dei fatti registrati tra febbraio e aprile di tre anni fa.
L'assoluzione
A decidere per l’assoluzione con formula dubitativa di Carrozzo, è stato a chiusura del processo celebrato con rito abbreviato, il giudice Angelo Zizzari, che ha accolto le argomentazioni difensive dell’avvocato Cosimo D’Agostino.
Il 38enne di Magliano, frazione di Carmiano, fu arrestato il 23 novembre del 2020 dai carabinieri, insieme ad altri due uomini (Matteo Vadacca e Gianfranco Petrelli) con cui, secondo l’accusa, avrebbe agito nel compiere alcune delle azioni incriminate: la rapina nella tabaccheria “Dante regali e tabacchi” e nel forno “La Puccia” ad Arnesano e nel forno “Centonze” a Magliano.
Ad indirizzare verso l’assoluzione la decisione del gip, l’analisi sulle movenze di Carrozzo che in alcuni rilievi dei militari fu descritto con andatura prona, non confermata invece dalla successiva perizia di parte che ha tenuto conto anche di alcuni filmati e fotogrammi catturati nel periodo di indagine.
Matteo Vadacca, 35enne di Carmiano, ha invece patteggiato 3 anni e 6 mesi di reclusione (giudice Sergio Tosi), mentre Gianfranco Petrelli, 50enne di Salice Salentino, è stato assolto.