Noemi, chiesta la perizia psichiatrica per il fidanzato omicida

Noemi, chiesta la perizia psichiatrica per il fidanzato omicida
di Alessandro CELLINI
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Sabato 30 Settembre 2017, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 20:38

Una perizia psichiatrica: è quello che chiede la Procura dei minori nei confronti di L.M., il 17enne reo confesso dell’omicidio di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia uccisa il 3 settembre scorso. L’istanza è stata depositata dal pubblico ministero Anna Carbonara nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari Ada Colluto. Toccherà a quest’ultima stabilire se disporre un incidente probatorio che accerti l’effettiva capacità di intendere e di volere del ragazzo al momento dell’omicidio. Una richiesta simile, nei giorni scorsi, era stata avanzata anche dai difensori del giovane, gli avvocati Paolo Pepe e Luigi Rella. Il 17enne è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla crudeltà.
È chiaro che la mossa della Procura va in direzione contraria rispetto a quella del collegio difensivo, e cioè nel tentativo di dimostrare che effettivamente il giovane killer fosse pienamente in grado di capire e valutare le sue azioni.
Il giovane si trova ora in un Istituto penale minorile in provincia di Cagliari, dove è stato trasferito alcuni giorni fa per ragioni di sicurezza. È accusato di aver picchiato e poi accoltellato a morte la fidanzata Noemi nello stesso giorno della sua scomparsa da Specchia, il 3 settembre scorso. Gli inquirenti strinsero il cerchio attorno al ragazzo, contro il quale erano stati ormai raccolti elementi importanti. Dieci giorni dopo l’omicidio, il 17enne confessò e fece ritrovare il corpo della ragazzina sotto un cumulo di pietre nelle campagne di Castrignano del Capo, a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca.