Nuovi malumori in maggioranza: tutta colpa de La Corazzata Potëmkin

Una delle scene del film “La Corazzata Potëmkin”
Una delle scene del film “La Corazzata Potëmkin”
di Francesca SOZZO
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Lunedì 18 Giugno 2018, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 08:35
Questa volta è tutta colpa de “La Corazzata Potëmkin” (non che “Il giovane Karl Marx”, ne abbia di meno). E già. La pellicola del 1905 di Sergej Michajlovic Ejzenštejn, inserito nella programmazione cinematografica estiva dei Teatini-Arena sotto le stelle, pare non abbia incontrato il gradimento di molti cittadini, ma anche della stessa maggioranza di Palazzo Carafa. Tanto da provocare un vero e proprio mal di pancia. 
Se il web è pieno di post più o meno ironici sulla scelta dell’amministrazione salveminiana di proiettare un film propaganda simbolo delle tensioni rivoluzionarie nella Russia del primo Novecento, a Palazzo Carafa si è passati dai post ai fatti. 
Pare infatti che nei giorni scorsi a soffrire di mal di pancia dopo la pubblicazione dei titoli in rassegna sia stato il consigliere di Andare Oltre, Massimo Fragola al quale la scelta della pellicola decisamente di sinistra non è andata giù tanto da chiedere spiegazioni al primo cittadino sulla ratio che ha portato l’assessore alla Cultura Antonella Agnoli alla scelta. La questione ovviamente è politica, ca va sans dire. Con una maggioranza - nata dopo l’apparentamento con Alessandro Delli Noci al ballottaggio di circa un anno fa - composta non solo da forze di sinistra ma da liste civiche che provengono da varie ispirazioni (Andare Oltre è decisamente lontano dalla sinistra) gli equilibri da rispettare sono tanti. O almeno questo ci si aspettava una volta stretto il patto politico. Ma tra il dire e il fare si sa. E a sentirsi sempre più stretti in una maggioranza che lascia poco spazio al confronto sono proprio le civiche che - e non è la prima volta - chiedono pari dignità. A distanza di un paio di mesi dai precedenti malumori nati in seno alle nomine sulle presidenze di commissione (con il Partito Democratico pronto a gettare acqua sul fuoco e assicurare che la luna di miele tra le coalizioni è ancora appassionata) tornano i mal di pancia. Nei corridoi di Palazzo Carafa si vocifera che sia stato messo in dubbio l’assessorato di Agnoli oltre a chiedere una revisione della programmazione della rassegna estiva. Dubbi e critiche che il primo cittadino Carlo Salvemini pare abbia “rimbalzato” senza darci grosso peso e blindando l’assessorato di Agnoli, incarico esterno voluto dal sindaco. Della serie: Agnoli non si tocca e così è se vi pare. Quanto alla programmazione sarebbe invece stata scelta dalla cooperativa Don Bosco che si occuperà della gestione della rassegna cinematografica estiva nel chiostro dei Teatini. 
 
Risposte che pare non abbiano soddisfatto il consigliere Fragola pronto ad andare avanti per assicurare a tutti, liste e movimenti, pari dignità all’interno dell’amministrazione comunale. Come da patto (tra galantuomini) sottoscritto nel 2017. Che la pellicola sia solo la goccia che potrebbe far traboccare il vaso? Lo si vedrà nelle prossime settimane anche perché non è escluso che il consigliere Fragola possa proporre dei nuovi titoli da inserire nella programmazione forse al fine di ristabilire un equilibrio (politico) all’interno della maggioranza.
Intanto sul web è polemica tra ironia e critica. Dall’opposizione il consigliere di Grande Lecce Alberto Russi tuona: «La scelta dei films è molto spostata a sinistra....! Sono incredibili questi comunisti! Menomale che stanno andando pian piano verso l’estinzione... I signori della giunta leccese non hanno ancora capito che se continuano su questa strada faranno la fine di Renzi e della sua piccola cricca! La gente è tutt’altro che stupida», commenta sotto il post del leghista Leonardo Calò: «Ma davvero questo è un cartellone cinematografico degno di questa città?! Abbiamo trasformato i Teatini in un cineforum degno della peggiore Casa del Popolo! E i cittadini dovrebbero pure pagare...»
Di «programmazione che annoierebbe anche il miglior radical-chic», parla l’ex candidato sindaco di Casapound Matteo Centonze che per sdrammatizzare prende in prestito le parole del celebre Paolo Villaggio che nel film “Il secondo tragico Fantozzi”costretto a guardare, per volontà del suo “capo” il fittizzio film “La corazzata Kotiomkin” perdendosi una importante partita di calcio: «Per me... La corazzata Kotiomkin... è una ...... pazzesca!» strappando un lunghissimo applauso. 
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