Ombrelloni e tavoli fuori dai locali, arriva il nuovo regolamento a Lecce: stretta sul centro storico

Ombrelloni e tavoli fuori dai locali, arriva il nuovo regolamento a Lecce: stretta sul centro storico
di Stefania DE CESARE
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 13:21

Addio a tavoli e sedie di plastica (nel centro storico e in tutto il territorio urbano di Lecce). E via anche le botti. Solo arredi di qualità con tipologie diverse a seconda delle zone della città.
Dal 1° aprile le occupazioni di suolo pubblico dovranno essere conformi al nuovo Regolamento dehors, misure approvate dal Consiglio comunale a fine 2019 ma la cui efficacia è stata - di fatto - sospesa durante gli anni di pandemia. E che presto entreranno in vigore a tutti gli effetti. Oggi è l'ultimo giorno utile per presentare istanza ai sensi del regolamento per tutti gli esercenti già interessati da occupazioni di suolo pubblico.
La scadenza del 15 febbraio è stata stabilita dal Comune per permettere agli uffici di avere tempo sufficiente per istruire le pratiche e consentire ai locali già autorizzati di avere una continuità nell'occupazione a partire dal 1° aprile. Sono circa un centinaio, a oggi, le domande presentate ma all'appello mancano ancora tante attività. Da domani tutti gli esercizi potranno comunque fare richiesta di occupazione, in vista magari della primavera o per i mesi estivi. Ma il rinnovo per chi già dispone di una autorizzazione potrebbe non arrivare in tempo per il 31 marzo, con il rischio che tavoli e sedie debbano essere rimossi in attesa di ricevere il via libera.

Il nuovo regolamento

Il testo con le nuove norme in materia di decoro degli spazi pubblici dei locali porterà una rivoluzione su tutto il territorio urbano. A partire dal centro storico. L'area antica è stata classificata come "ambito 1" e comprende il cuore della città e le porzioni incluse tra i viali interni. All'interno del perimetro sono previsti solo dehors "aperti": lo spazio occupato, ad esempio, avrà come delimitazioni paletti e corde, fioriere con una altezza massima e per copertura ombrelloni, tende e teli autonomi dalla pedana (se presente). Per gli ombrelloni si dovrà prediligere quelli con telo di colore panna mentre l'esposizione al pubblico del menù dovrà avvenire all'interno dello spazio autorizzato, tramite bacheche in legno o ferro. Addio alle sedie di plastica. In tutto il territorio saranno ammessi solo panche, tavoli, piani di appoggio, sedie, sgabelli di differenti altezze, divani del tipo da giardino, di disegno lineare in metallo, polipropilene, legno, vimini, midollino di colore naturale, ferro battuto o metallo. Vietate le botti da utilizzare come tavolo, i divani del tipo imbottito e divanetti, tavoli e sedie in plastica di tipo economico. Inoltre non saranno ammessi arredi riportanti loghi pubblicitari.
Il regolamento, poi, individua delle aree off-limits a ogni tipologia di dehors nei pressi di tutti i monumenti e chiese della città - mentre in alcune zone sarà consentita l'installazione di ombrelloni di altezza inferiore a 3,50 metri. Come ad esempio, Piazza Sant'Oronzo, tutte le aree circostanti l'anfiteatro romano, via Umberto I, piazzetta Castromediano, piazzetta Raimondello Orsini, e tutte le aree ai pressi delle porte storiche della città.
Il regolamento fissa quindi delle regole chiare a tutela dei tesori antichi.

Spazi che durante la pandemia il Comune, in linea con le disposizioni del Governo, ha dovuto in alcuni casi concedere proprio per incrementare le superfici e sostenere la ripresa di ristoranti e pub. «La piena operatività del regolamento è una garanzia operatori, residenti e visitatori. È un sistema di riferimento comune che consente allo spazio pubblico di essere effettivamente riconosciuto come spazio di tutti afferma l'assessora alle Politiche urbanistiche Rita Miglietta -. Una città come Lecce, così attrattiva e così ricca di spazi pubblici di grande bellezza e valore culturale e sociale, non aveva mai avuto una regolamentazione delle procedure e delle tipologie di allestimenti funzionali alle attività commerciali legate al food: il regolamento è stata una piccola conquista alla quale il Consiglio comunale è giunto anche con la partecipazione attiva delle associazioni di categoria. Tanti operatori hanno già aderito alle nuove regole, si tratta semplicemente di considerarle ordinarie, di considerare che lo spazio pubblico e il suo decoro non è accessorio ad una attività ma piuttosto sostanziale e primario, come già avviene in tanti bei progetti promossi dalle imprese».

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