Partire è un po' morire... di fatica senza scale mobili e con i bagagli

Partire è un po' morire... di fatica senza scale mobili e con i bagagli
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Giovedì 8 Novembre 2018, 15:53
di Serena COSTA
Anziani, disabili e infortunati costretti a fare lunghe rampe di scale con valigie e borse pesanti, con la paura di perdere il treno. Nella speranza magari che qualche giovane più attento e gentile dia loro una mano.
A un anno di distanza dal viaggio di Quotidiano, stesso periodo e stesso luogo, non è cambiato niente nella stazione ferroviaria di Lecce, che costituisce tutt'ora una grossa barriera architettonica per la fasce più deboli.
Niente ascensori che facciano arrivare direttamente sui binari non sono mai esistiti nella stazione leccese ma anche il montascale, che pure era un risorsa per le persone con problemi di deambulazione e che permetteva di scendere nel sottopasso e risalire sul binario, è stato rimosso da oltre un anno, perché rotto e comunque inagibile.
Una situazione critica che era stata denunciata anche dall'ex prefetto di Lecce, Claudio Palomba, nel corso del Consiglio comunale monotematico sulla sicurezza della stazione ferroviaria del 22 ottobre scorso: «Lo dico con rammarico: la stazione ferroviaria di Lecce non è degna di una città col flusso turistico che vanta. Sono anni che attendiamo attività di riammodernamento: da privato cittadino, e come prefetto, mi vergogno. La scorsa estate, passeggiando da privato cittadino nei pressi della stazione, ho visto persone anziane portare le valigie e camminare in totale solitudine», aveva raccontato Palomba.
E non riesce difficile immaginare che sia stato proprio lui una tra quelle che persone ad aver aiutato i passeggeri più fragili ad arrivare al binario. «Abbiamo chiesto più volte ai rappresentanti delle Ferrovie dello Stato di rendere più sicura la struttura e sono anni che ne sento parlare: chiedo al Comune di Lecce che, almeno per la prossima estate, la stazione sia resa più vivibile questo l'appello dell'ormai ex Prefetto di Lecce . Altri centri del Sud non hanno le stesse condizioni della stazione di Lecce, in cui esci e non sai dove andare perché mancano le indicazioni e gli ascensori: anche questa è sicurezza. Penso che sia assolutamente necessario intervenire».
Basta fare un giro in stazione e i casi di persone in difficoltà non mancano. Come il caso di Luigi Montinari, signore di mezza età con seri problemi di deambulazione, che ieri ha accompagnato la moglie alla stazione per prendere il treno per Milano: il motivo della partenza? «Una visita medica al tendine del braccio», spiega Montinari. Per un motivo o per un altro, insomma, entrambi i coniugi erano in grosse difficoltà nello scendere e salire le rampe con valigie al seguito. «Fortunatamente un ragazzo ci ha aiutato ad arrivare al binario e ha portato le valigie di mia moglie. Solitamente prendiamo l'aereo, perché siamo a conoscenza del servizio di assistenza in aeroporto, ma stavolta non abbiamo trovato il volo per tempo».
E anche Eliseo Spagnolo, 75 anni, ha dovuto delegare una delle due figlie per portare le valigie dell'altra figlia in partenza: «Ho problemi alle gambe e non ce l'avrei sicuramente fatta a portare da solo borse pesanti, ma volevo comunque salutare mia figlia».
Una stazione poco sicura, anche, visto che continua a persistere l'assolutamente insicuro attraversamento pedonale dal binario 6-7 a quello 4-5, nonostante gli stessi cartelli affissi in bella vista rechino il divieto di attraversare i binari a piedi.
Tra l'altro, la maggior parte degli utenti non sa che, in realtà, la Rete ferroviaria italiana fornisce un servizio di assistenza disabili, anziani, donne incinte e persone con problemi agli arti, anche temporanei, o persone con difficoltà di deambulazione: eppure la maggior parte dei viaggiatori intervistati in questo nuovo viaggio di Quotidiano ignora questo servizio, probabilmente perché solo chi già lo conosce ne usufruisce.
Ma è anche vero che non occorre per forza rivolgersi alla Sala blu per poter usufruire in tranquillità di un mezzo pubblico e storico come il treno: in altre stazioni ferroviarie gli ascensori che portano al binario sono realtà.
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