Processo pubblico a Garibaldi: cercasi avvocato difensore

Cercasi avvocato difensore per Garibaldi. Lo cerca l’associazione "L'astronave verde" di Casarano per intentare un “processo” all’”Eroe dei Due Mondi”. Il dibattimento, che sarà una riflessione e un dibattito su una pagina molto importante della storia del nostro Paese, si terrà il 13 maggio prossimo all’Auditorium comunale “Gino Pisanò” in via Parente, a due passi dal Municipio. Gli organizzatori hanno già individuato i rappresentanti dell’accusa ma non riescono a trovare almeno un difensore del personaggio storico. Per questo hanno lanciato un appello a chi, competente in materia, storico o appassionato del tema, voglia assumere il ruolo della difesa.
Il processo al generale delle “camice rosse” ha un titolo preciso: "Garibaldi: eroe o invasore?". A rappresentare l’accusa saranno i professori Aldo D’Antico e Salvatore Marra, storici che hanno una posizione totalmente diversa rispetto alla storiografia ufficiale sul ruolo di Garibaldi e del Regno del Piemonte dopo la cosiddetta “Spedizione dei Mille” nel Regno delle Due Sicilie (1860), che fu determinante per l’unificazione della penisola italiana in un unico Stato. Non ci sarà un giudice, ma solo un moderatore (il prof. Stefano Pennetta) perché il giudice sarà il pubblico che assisterà al confronto.
Il confronto, però, non si può fare se manca una controparte, cioè qualcuno che difenda Garibaldi. Da qui nasce l’appello dell’associazione "L'astronave verde" per individuare uno o più difensori di uno dei più importanti personaggi storici del Risorgimento. Per questo obiettivo l’associazione ha anche diffuso in rete una locandina con l’invito di chiamare al numero 320/3554801 oppure scrivere all’indirizzo: astronaverde@gmail.com. In realtà, Garibaldi è nel mirino dell’associazione “L’Astronave verde” da tempo. Nei mesi scorsi ha lanciato un sondaggio su facebook chiedendo ai casaranesi una denominazione alternativa a piazza Garibaldi, una dei luoghi storici della città. I partecipanti hanno votato sui nomi alternativi proposti, esprimendo in maggioranza di preferire piazza Sandro Pertini all’attuale denominazione.