L'inquilino è in ritardo con il pagamento dell'affitto e il proprietario minaccia di saldare la porta dell'abitazione, nonostante all'interno ci sia una donna al nono mese di gravidanza. Poi stacca la corrente elettrica, rendendo necessario l'intervento di un elettricista. Un uomo di 71 anni di Racale è finito a processo per esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e sulle persone ed è stato condannato a 9 mesi di reclusione (con sospensione della pena).
La sentenza
La sentenza è stata firmata dal giudice monocratico della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, Luca Scuzzarella.
Nessuna diffida all'affittuario
Nel corso del procedimento è emerso, come sottolinea il giudice nella sentenza, che il proprietario non avrebbe notificato alcun atto di diffida nei confronti dell'affittuario, ma avrebbe deciso di fare da sé prima con la minaccia di saldare la porta e poi con il distacco delle utenze. Da qui la condanna a nove mesi di reclusione (con il beneficio della sospensione della pena) e al pagamento di una multa di 250 euro, oltre alle spese processuali. In sede civile, poi, sarà valutato il risarcimento danni nei confronti della parte offesa, che è stata assistita dall'avvocato Elita D'Amilo e dal collega Luca Borrega. A difendere l'imputato, l'avvocato Antonio Palumbo.