Salento helicopters, ultimo volo. «Via da Gallipoli, verso Ostuni»

Salento helicopters, ultimo volo. «Via da Gallipoli, verso Ostuni»
di Valeria BLANCO
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Domenica 21 Ottobre 2018, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 19:43

Chi è riuscito, negli ultimi due anni, a regalarsi un'esplorazione di Gallipoli dall'alto di un elicottero, può dirsi fortunato. Perché potrebbero passare anni prima di poter ripetere l'esperienza, oppure questa opportunità potrebbe essere sfumata per sempre: la Salento Helicopters, società che dal 2016 ha garantito il servizio di trasporto passeggeri con due voli panoramici molto apprezzati dai turisti, oggi si alzerà in cielo dall'area concessa da Porto Gaio per l'ultima volta. Poi dirà addio a Gallipoli che, a detta del comandante Maurizio Lazzari (che è anche il pilota e titolare unico della Salento Helicopters), non ha saputo apprezzare il servizio.

I numeri parlano. E i circa 4mila passeggeri per stagione che hanno scelto i voli panoramici (uno lungo la costa di Gallipoli, l'altro fino a Porto Selvaggio) dicono che il servizio è stato gradito dal pubblico. Quello che non ha funzionato, invece, sarebbe stato il rapporto con l'amministrazione, alla quale Lazzari sin dal suo arrivo a Gallipoli avrebbe chiesto un'area in affitto in cui installare l'attività, che fino a oggi è potuta rimanere a Gallipoli solo perché ospite dei titolari di Porto Gaio. Un'odissea. «Da due anni - racconta amareggiato il comandante Lazzari - combatto una battaglia con il Comune per ottenere, pagando, una base operativa definitiva che ci consenta di lavorare anche d'inverno e destagionalizzare l'attività proprio come si cerca di fare con il turismo. Ma ogni volta sbatto contro un muro di gomma. Prima l'individuazione di un'area, poi l'accordo che salta.
L'individuazione di una seconda area, su cui avevamo avuto anche il parere preventivo della Sovrintendenza e l'accordo che salta ancora. Eccessi di burocrazia, richiesta di pareri (come quello dell'Anac, ndr) che non sono previsti. E il tempo che passa. Sono stanco - sbotta Lazzari - se Gallipoli non sa apprezzare un servizio che hanno solo le più esclusive città turistiche al mondo, vado via». Problemi, a dire il vero, che la società ha avuto anche in altri Comuni. «A Galatina - denuncia Lazzari, ormai esasperato - siamo stati reclutati per un matrimonio. Ma il Comune ci ha chiesto a titolo di occupazione di suolo pubblico cento euro per darci l'autorizzazione ad atterrare pochi minuti nell'area mercatale. Come se ai taxi, perché anche noi siamo un servizio di trasporto pubblico, si chiedesse l'occupazione del suolo pubblico».

 

La decisione di andare via è irrevocabile, tant'è che la Salento Helicopters ha già intercettato, da parte del Comune di Ostuni, qualcosa che è più di una disponibilità. E con Lazzari va via anche un'unità lavorativa: l'assistente di volo Alessio De Paolis.
A Ostuni, tutto sembra partire con il piede giusto: l'amministrazione ha già individuato un'area a Villanova, nella parte bassa della Città Bianca, che cederebbe in comodato d'uso gratuito per accogliere la società.
Un'opportunità, quella di offrire ai propri turisti un servizio che dà prestigio alla città e qualifica l'offerta, che Ostuni proprio non vuole perdere. Da parte sua, la Salento Helicopters va via da Gallipoli con rammarico, ma convinta che la scelta strategica di spostarsi verso la Valle d'Itria, meta di un turismo di qualità, possa aprire nuove possibilità di business. L'accordo con il Comune c'è, ora manca solo un investitore che possa condividere gli obiettivi del progetto.

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