Blitz all'alba, sgominata banda di ladri che depredava case e negozi. Otto arresti

Blitz all'alba, sgominata banda di ladri che depredava case e negozi. Otto arresti
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Mercoledì 21 Febbraio 2018, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 17:57

I carabinieri di Casarano hanno eseguito all’alba 8 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti: una banda di ladri che depredava case estive nelle marine di Racale, Ugento e Taviano ed in alcuni esercizi commerciali. Cinque le persone arrestate (mentre altre tre sono risultate irreperibili) per delinquere finalizzata ai furti, ricettazione ed estorsione.

I territori più colpiti erano Taviano e la marina di Mancaversa, Racale e la marina di Torre Suda e quelle limitrofe; il comune di Ugento e le relative marine in direzione del Capo di Leuca. La presunta banda di ladri era, secondo l'accusa, capeggiata da Gianfranco Schito, custode del depuratore pubblico di Taviano e da Fabio Nobile, finiti in carcere insieme con uno dei sodali, anche il marocchino Kadim Zacaria. Ai domiciliari sono finiti Andrea Giannelli e Mattia Schito.


Otto le misure cautelari di cui tre ai domiciliari emesse dal gip di Lecce Giovanni Gallo, su richiesta del sostituto procuratore Paola Guglielmi. Tre dei destinatari del provvedimento restrittivo sono al momento irreperibili e vengono ricercati anche all'estero.

L'operazione, denominata Alì Babà, fa seguito alle numerose denunce di furti registrati ai danni soprattutto di abitazioni estive e rurali nei comuni Taviano, Racale e Ugento, e le rispettive marine. Secondo quanto accertato dai carabinieri i furti commessi dalla banda in circa sette mesi tra il 2015 e il 2016 sarebbero stati 250. Veniva rubato tutto ciò che era possibile portar via, dagli elettrodomestici agli attrezzi agricoli, condizionatori d'aria, persino giare in terracotta che poi erano rivendute sul mercato nero, oppure restituite ai proprietari dietro pagamento di una cifra pattuita, con il metodo del cosiddetto "cavallo di ritorno".
Supportati da attività tecniche, intercettazioni e perquisizioni, i carabinieri hanno riscontrato sia l’esistenza dell’attività illecita posta in essere dal sodalizio criminale che recuperato gran parte della refurtiva, sequestrata o restituita nel tempo ai legittimi proprietari.

Coinvolti ulteriori 9 soggetti, per lo più ricettatori, indagati in stato di libertà per i medesimi reati.

L’attività si è svolta con l’ausilio delle unità cinofile per la ricerca di armi e droga e sotto la supervisione aerea di un elicottero dei Carabinieri del 6° Elinucleo di Bari.

Venerdì gli interrogatori di garanzia dei tre finiti in carcere; Nobile è difeso dall'avvocato Davide Spiri, Schito e Zagaria dall'avvocato Biagio Palamà.

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