«Viale XXV luglio pedonale Sì farà, ma servono altre opere»

«Viale XXV luglio pedonale Sì farà, ma servono altre opere»
di Francesca SOZZO
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Lunedì 24 Settembre 2018, 12:31
Un'altra giornata senza auto. Un'altra giornata che sembra essere piaciuta a chi ha deciso di usare piedi e bici per muoversi in città. Ieri via XXV Luglio è stata chiusa al traffico per tutta la giornata - dalle 10 alle 24 - regalando strade vuote e percorribili in tutta sicurezza alle famiglie che hanno deciso di restare in città invece che spostarsi al mare.
Uno stop alle quattro ruote istituito nell'ambito della settimana Europea della Mobilità che si è conclusa ieri, ma che ha registrato delle soddisfazioni in termini di utilizzo di parcheggi e navette messe a disposizione dell'utenza. Ad accezione di qualche coda in ingresso alla città che si è verificata sabato sera - nella prima giornata di chiusura - complice la serata di sabato in cui tanti si riversano in città per cenare o andare al cinema - per il resto le due giornate sono trascorse senza disagi particolari. Segno che leccesi e salentini si stanno abituando ad un centro senza auto? Sarà. Ma per il momento di grandi rivoluzioni nell'ambito della viabilità urbana non ce ne sono. Non nell'immediato.
«Perché la chiusura di via XXV Luglio diventi permanente dobbiamo garantire alcune condizioni che al momento ancora non sussistono», ha chiarito il sindaco Carlo Salvemini. Certo si arriverà ad un allargamento della zona pedonale, ma non prima che una serie di tasselli finiscano al proprio posto.
Per arrivare ad una pedonalizzazione di via XXV Luglio si deve immaginare un più ampio progetto di riqualificazione di tutta l'area a cominciare da quella davanti al Castello di Carlo V. La zona sarà infatti interessata dai lavori di recupero del fossato del Castello e conseguente posa del basolato anche su via XXV Luglio. Un basolato che circonderà interamente l'antico maniero e che sarà posato lungo tutto il tratto adiacente al fossato: su piazza Libertini, su via XXV Luglio davanti all'ingresso principale del Castello oggi ormai collegato con piazza Libertini tramite l'apertura della Porta Falsa. E poi sarà posato anche lungo viale Marconi nella parte immediatamente adiacente il fossato, su piazzetta De Cristoforis e su via Salvatore Trinchese e sulla piazzetta davanti all'istituto Costa.
Il secondo tassello da mettere a posto è quello dell'entrata in funzione del parcheggio ex Enel - la cui vendita dovrebbe essere presentata nelle prossime settimane - L'entrata in funzione del mega parcheggio e la viabilità su via San Francesco e via Cavallotti già avviata infatti consentirebbero di vietare il transito alle auto su via XXV Luglio consentendo all'utenza di utilizzare i 700 posti auto a disposizione nel mega parcheggio a ridosso del centro storico.
Gli altri tasselli da mettere a posto sono il recupero e la rifunzionalizzazione di alcuni edifici che si trovano nell'area a cominciare dal Palazzo delle Poste che sarà trasformato in appartamenti di lusso, il Banco di Napoli, acquistato dall'imprenditore svizzero René De Picciotto che non solo lo trasformerà in una galleria commerciale e in appartamenti di lusso, ma che provvederà anche a riqualificare - a proprie spese - le strade intorno all'edificio: parte di via XXV Luglio, via Trinchese, via Rubichi e via De' Mocenigo.
Infine il recupero dell'ex Caserma Massa dove sorgerà un centro direzionale e commerciale e un parcheggio interrato. Solo a quel punto la pedonalizzazione di via XXV Luglio potrebbe diventare una realtà.
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