Volpe affamata entra nel giardino e mangia i croccantini dei gatti

Volpe affamata entra nel giardino e mangia i croccantini dei gatti
di Luana PRONTERA
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 16:58 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:01

Doveva essere davvero affamata la piccola volpe che è entrata nel giardino di una villa, si è accucciata ai piedi di un piccolo albero e, con pazienza ed educazione, ha atteso che i gattini finissero di mangiare per poi avvicinarsi al piatto con il cibo. È quanto accaduto nei giorni scorsi a Santa Maria di Leuca, nei pressi del Santuario mariano, in zona Foresta Forte. Il racconto, commovente, è quello di una signora che ha assistito a tutta la scena: “Inizialmente ho avuto paura perché si era avvicinata tantissimo e nel silenzio più totale. Un comportamento inusuale per una volpe che per natura è selvatica” racconta la donna. “Poi però la diffidenza iniziale ha lasciato lo spazio ad una grande tenerezza. È rimasta accanto a me per circa un’ora prima di scappare via. Probabilmente ha avuto già contatti con l’uomo perché non sembrava affatto spaventata dalla mia presenza e si muoveva con assoluta tranquillità".


La volpe, animale selvatico per eccellenza, nell’immaginario collettivo e nella letteratura prevalente, è una delle creature più furbe e opportuniste che si trovano in natura.

Si adatta ad ogni tipo di ambiente e, anche se le sue abitudini sono prevalentemente notturne, non è difficile avvistarne una anche in pieno giorno sotto la luce del sole. La sua peculiarità distintiva è la pelliccia folta, soffice e dal colore tendente al rossiccio, mutevole a seconda delle stagioni. Temutissima dalle galline è spesso la protagonista di fiabe e favole, soprattutto quelle di Esopo poi riprese da Fedro e da altri autori.

I precedenti


Un avvistamento che ha destato meraviglia nel Basso Salento anche se non è la prima volta che accade. Sempre a Santa Maria di Leuca, durante l’estate, un’altra volpe fa periodicamente visita a Davide e Federica, titolari di Boccaccio, un locale “arredato” su terreno rurale, in via Panoramica, sempre nei pressi del Santuario. “L’abbiamo chiamata Giovanni come il poeta Boccaccio. Ci ha fatto spesso compagnia con la sua speciale e silenziosa presenza” precisa Davide che esclude si tratti dello stesso esemplare.

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