Rolfing Movement, la tecnica che aiuta fisico e mente. Soprattutto nelle fasi di transizione come la menopausa

L'esperta Keen: non sempre il problema fisico ha origine dove sentiamo fastidio, serve consapevolezza

Rolfing Movement, la tecnica che aiuta fisico e mente. Soprattutto nelle fasi di transizione come la menopausa
di Maria Serena Patriarca
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 08:15

Il corpo è come un libro su cui è scritta la nostra storia.

Posture, dolori, contratture parlano non solo di un disagio fisico ma anche di emozioni non elaborate o negate. Il Rolfing Movement è, fra le tecniche “body mind”, quella che più mira a un lavoro somatico profondo, ideale soprattutto in quei momenti peculiari della vita, come possono essere i 50 anni nella donna, dove il fisico affronta una transizione e la mente è in fase di bilanci. I movimenti Rolfing si inseriscono nel trend del gentle workout e dell’healthy movement che dagli Usa si sta diffondendo anche in Europa. Il Rolfing e le pratiche di esercizio fisico a esso collegate devono il nome alla dottoressa Ida Rolf, biochimica newyorkese: nei suoi studi sul benessere psicofisico, partì dall’assunto che i corpi umani esistono nella forza di gravità e sono soggetti alle leggi della meccanica, fra cui la legge che le masse devono stare in equilibrio per essere stabili.

LA RICERCA

La relazione fra campo gravitazionale e tessuto connettivo del corpo fu alla base delle ricerche della Rolf, ma le tecniche di Rolf Movement sviluppate dalle rolfers contemporanee, prima fra tutte Lael Katharine Keen, vanno ancora oltre. È proprio Keen, oggi insegnante di spicco al Dr Ida Rolf Institute del Colorado, ad aver trasformato la tecnica in una ginnastica somatica attraverso cui riequilibrare stati di ansia, depressione, irascibilità che possono essere legati a periodi particolari di vita della donna (come la menopausa) o a esperienze relazionali. Il principio della somatic experience attraverso il movimento Rolfing è che il nostro tessuto connettivo è duttile ed elastico, dunque la sua struttura può essere cambiata, e di conseguenza si modificano pensieri e stati d’animo. Attraverso i movimenti si può utilizzare la forza di gravità come alleato, anziché come nemico. «Il corpo è il nostro modo di relazionarci con il mondo – spiega Lael – A seconda di come ci percepiamo interiormente ci muoviamo in un certo modo o assumiamo varie posizioni. Il movimento somatico con le tecniche del Rolfing migliora funzioni fisiche e postura, e aiuta a fare focus su di sé». Rigidità e tensione sulle spalle indicano, per esempio, il volersi proteggere: bisogno connesso a una sensazione inconscia di chiusura e paura. Aprire questa zona del corpo, e il torace, attraverso il movimento, significa riaprirsi con fiducia al contatto con sé e con gli altri.

Stabilità, bilanciamento, flessibilità sono gli obiettivi di questa disciplina, utilizzata anche nel post trauma. Come ricorda Keen: «Non sempre il problema fisico ha origine dove avvertiamo fastidio o rigidità. Il dolore alle spalle è collegato a una scarsa consapevolezza dell’appoggio dei piedi e delle 26 ossa di ogni piede: bisogna recuperare il contatto con la terra come appoggio e sostegno, attraverso esercizi di grounding e respirazione». Dietro al mal di spalle si cela, a livello emozionale, il farsi carico di pesi eccessivi nella propria vita, senza la volontà o la possibilità di delegare o condividere fardelli interiori e responsabilità. Non esistono regole universali per una postura corretta: ognuno sperimenta il proprio allineamento, bilanciando mandibola e base del cranio, non caricando troppo il peso sulle ginocchia, portando attenzione al core (pavimento pelvico, zona lombare, addome). Fondamentale la fase di Pre Movement: per 15 minuti a inizio lezione si prende coscienza di se stessi a contatto con il suolo e nello spazio, per tornare ad abitare il corpo e appropriarsi di nuove salutari abitudini di movimento quotidiano.

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