Non esiste solo Taranto, anche Brindisi aspetta un piano dal governo

Non esiste solo Taranto, anche Brindisi aspetta un piano dal governo
di Giuseppe ROMANO*
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Sabato 8 Settembre 2018, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 17:10
Preg.mo Signor Presidente Conte,
l'appuntamento annuale della Fiera del Levante rappresenta l'avvio della nuova stagione e, di conseguenza, anche un momento di riflessione sull'azione che il Governo intraprenderà proprio a partire dai prossimi giorni. Mi permetta allora di approfittare della sua presenza nella nostra regione, per porre alla sua attenzione temi cari alla mia provincia e immaginare una interlocuzione che vada al di là del semplice appuntamento fieristico. Gli ultimi anni hanno visto accrescere la consapevolezza del bisogno di ricomporre la frattura epocale tra ecologia ed economia, tra mondo fisico e mondo della produzione e del consumo. Eppure, a dispetto della sensibilità sociale e della crescente attenzione del legislatore, su questi temi, siamo ancora molto indietro.
Il suo Governo, è notizia di queste ore, in riferimento al tema dell'Ilva, ha chiuso un accordo tra sindacati e azienda ArcelorMittalalle.
La necessità di assicurare un futuro alla città di Taranto, mettendo riparo ad una situazione ambientale ed occupazionale che definire preoccupante appare addirittura riduttivo, ha fatto rivedere quasi totalmente le posizioni di autorevoli membri del suo Governo. Di questo non si può che gioire, così come della scelta di sottoporre l'accordo ad un referendum tra i lavoratori ex Ilva.
Vorrei ricordarle dunque che la vertenza jonica non è l'unica che merita attenzione. Il territorio che io rappresento quello della provincia di Brindisi è altrettanto bisognoso di interventi immediati ed a medio-lungo periodo.
Partiamo dal 2025, anno in cui sarà posto al bando l'utilizzo del carbone. Questo termine, più vicino di quanto qualcuno immagina, coinciderà con la chiusura della centrale termoelettrica dell'Enel a Cerano. Si tratta, come le è noto, di un insediamento vitale per l'economia del Paese (in riferimento alla produzione energetica) e, in particolare, per questo territorio.
Il 2025 è alle porte, ma non mi pare di aver assistito ad una qualsiasi ipotesi di riflessione sul futuro di quel sito, su ipotesi di riconversione e su ricollocamento della forza-lavoro diretta e indiretta.
Brindisi, signor Presidente, non è nelle condizioni di far fronte anche ad una ulteriore crisi occupazionale che deriverà dalla dismissione di quella centrale.
Ed i brindisini non sono più disposti come è accaduto per decenni ad accettare di tutto pur di vedersi garantito un posto di lavoro.
Le faccio un esempio particolarmente attuale. Sin dalla fine degli anni novanta esistono impegni precisi dei Governi nazionali che si sono succeduti circa la dismissione di una ex centrale Enel e poi Edipower (attualmente di proprietà del gruppo A2A) che si trova a soli 800 metri (in linea d'aria) dal centro storico di Brindisi. Per tanti anni quella centrale ha ammorbato l'aria di una città splendida, affacciata sul mare, con grandi prospettive in campo turistico (pur senza voler perdere la propria vocazione industriale e manufatturiera). Oggi in quel sito il gruppo A2A vorrebbe realizzare un impianto per il trattamento di rifiuti. La città si oppone, ma solo perché non ne può più di subire opere di inaudita violenza dal punto di vista ambientale. Esistono alternative a quel luogo? La risposta è sì . Ad A2A il territorio è in grado di fornire aree bonificate (distanti dal centro abitato), dotate di tutte le utilities e fornite di una buona rete stradale. Basta collaborare, e attivare una interlocuzione adeguata a autorevole.
Come vede, signor Presidente, non esiste solo Taranto, occorre il sostegno ed un ruolo attivo del Governo, affinché Brindisi non combatta più sola questa battaglia. Per chi come me opera nelle istituzioni, è diventato insopportabile il baratto costante tra sviluppo e salute dei cittadini. Le vie di mezzo non ci sono permesse, né tantomeno i compromessi al ribasso. Occorre lungimiranza e coraggio. Noi faremo la nostra parte certi del sul suo sostegno.

* Presidente Commissione Sanità
Regione Puglia
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