«Ho conosciuto Maurizio Costanzo nel 2005 quando ero fotografo a Buona Domenica, viveva ancora sotto scorta ed era controllato a vista, una persona unica, educata, non si arrabbaiva mai - il ricordo commosso del fotografo Fazio Gardini - il 27 febbraio ero ai suoi funerali ma non ho richiesto accrediti come tanti volevo essere solo presente per un ultimo saluto senza clamore e senza selfie». Gardini nato a Luzzara, piccolo paesino in provincia di Reggio Emilia ormai romano d’adozione da quasi trent’anni vive a Pomezia e ha passato la sua carriera fotografare personaggi famosi in tv per i giornali di gossip e nella vita di tutti i giorni.
«Nelle pause pubblicitarie ci avvicinavamo a Maurizio, era molto affabile e gentile, lo chiamavo dottor Costanzo - continua a ricordarlo Gardini - ma lui mi ripeteva, chiamami Maurizio, un giorno mentre scattavo una foto indietreggiai e gli schiacciai i piedi e quando mi girai mi guardò solamente con aria accigliata lisciandosi i baffi, un’altro mi avrebbe detto di tutto di più, questo era lui, non si arrabbiava mai, ma quando lo faceva con lui avevi chiuso».