Salvini e Di Maio affilano le armi: Europee spartiacque

Salvini e Di Maio affilano le armi: Europee spartiacque
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Mercoledì 26 Dicembre 2018, 23:25
Si riparte dalle pendici dell'Etna, da una nuova emergenza italiana ma con lo sguardo rivolto a primavera, alla nuova campagna elettorale per le Europee. Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dopo la brevissima pausa natalizia, saranno entrambi domani nelle località colpite dal terremoto. E, i due vicepremier, di fatto, quasi si incroceranno a Catania e dintorni a testimonianza di come, pur ribadendo a ripetizione la compattezza del governo, ciascuno giochi una partita a sé, puntando innanzitutto sui temi di propria competenza.

Sull'emergenza sisma il primo a muoversi è stato proprio Di Maio mentre Salvini, con un live facebook pomeridiano, è stato costretto ad intervenire sulla polemica sulla foto pubblicata in mattinata con la Nutella. Entrambi, domani sera, voleranno a Roma per le battute finali della manovra giallo-verde. E i due cominceranno già nelle prossime ore a presidiare il campo per i due decreti sulle due misure chiave della legge di bilancio: reddito di cittadinanza e quota 100. Misure attraverso le quali, dopo le polemiche su una manovra meno espansiva del previsto, sia Salvini ma soprattutto Di Maio puntano a rompere lo strisciante scetticismo che serpeggia nei rispettivi elettorati. Il leader della Lega dovrà essere abile a coniugare una campagna elettorale che, tra Regionali ed Europee,

lo vedrà correre al fianco dei suoi alleati del centrodestra (anche a sostegno di candidati non leghisti), e la permanenza al governo con il M5S. «È stata una fusione a freddo che ha funzionato bene», spiega oggi Di Maio mentre Salvini torna a difendere un governo che «non ha padri e padrini».

Eppure, il rischio che con la manovra ci sia un effetto boomerang sull'elettorato è tutt'altro che da escludere. Anche per questo, i due leader provano a rilanciare su nuove «misure bandiera». «Il 2019 sarà l'anno della legittima difesa, difendersi a casa propria è un sacrosanto diritto», sottolinea oggi Salvini che punta a portare a casa il provvedimento all'inizio dell'anno prossimo. Mentre Di Maio, al di là del reddito di cittadinanza, punterà subito sulla riforma costituzionale targata «Cinque Stelle» e sulla stesura di un codice unico del lavoro che provi a riavvicinare il Movimento alle imprese.

Di Maio non rinuncia ad un blitz «politico» e incontra i dipendenti della Treofan, azienda in crisi del battipagliese.
E, dopo la missione in Sicilia, Di Maio dovrebbe stare qualche giorno nella Capitale, dove tra l'altro è rientrato Alessandro Di Battista. I due metteranno a punto una strategia di rilancio del Movimento - con ancora irrisolta l'incognita del ruolo di Di Battista - da mettere in campo già per le Regionali in Abruzzo del 10 febbraio. «Io e Dibba passeremo il Capodanno assieme», scriveva ieri Di Maio su facebook lasciando intendere la possibilità di un videomessaggio comune con cui, nel solco del contro-discorso di Beppe Grillo, per parlare ai militanti l'ultima notte dell'anno. E, come negli anni scorsi, anche Salvini dovrebbe parlare via facebook nelle stesse ore, subito dopo il tradizionale discorso del presidente della Repubblica.
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