Giorgio Bassani e il Giardino dei Finzi Contini, chi è l'autore scelto per l'Analisi del Testo della Maturità 2018

Chi è Giorgio Bassani, autore scelto per l'Analisi del Testo della Maturità 2018
Chi è Giorgio Bassani, autore scelto per l'Analisi del Testo della Maturità 2018
di Simone Pierini
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Mercoledì 20 Giugno 2018, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 07:38
Giorgio Bassani è l'autore scelto dal Miur per l'analisi del testo della prima prova della Maturità 2018. Il testo scelto Il Giardino dei Finzi Contini è ispirato alla storia vera di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di Ferrara dal 1930, e della sua famiglia e racconta «gli orrori della persecuzione fascista e razzista, la crudeltà della storia, l'incantesimo dell'infanzia e la felicità del sogno».

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Nel 1970 da romanzo è stato tratto il film omonimo, diretto da Vittorio De Sica. Rimasta nella città estense dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938, la famiglia Magrini, in seguito all'armistizio dell'Italia con gli Alleati dell'8 settembre 1943 e l'occupazione nazista del Paese, subì il destino di persecuzione di tanti altri ebrei italiani, con la morte di alcuni dei protagonisti ad Auschwitz.



Chi è Giorgio Bassani. Bassani nacque a Bologna il 4 marzo del 1916 da una benestante famiglia ebraica originaria di Ferrara, figlio di Angelo Enrico Bassani (1885-1948), presidente della S.P.A.L. tra il 1921 e il 1924, e di Dora Minerbi (1893-1987). Fratello di Paolo e Jenny, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Ferrara. Alle scuole elementari per tre anni condivise il banco con Lanfranco Caretti. Nel 1926 venne ammesso al Regio Liceo Ginnasio "L. Ariosto" dove frequentò i cinque anni del ginnasio e i tre del liceo e dove, nel 1934, conseguì la maturità. Nell'archivio storico del liceo sono conservati numerosi documenti che riguardano il giovane Bassani negli anni della sua formazione e alcuni, in fotocopia, accompagnati da fotografie dell'epoca, sono esposti nell'atrio a lui dedicato presso la sede dello stesso liceo.
 


Nel 1940 uscì la sua prima opera Una città di pianura, che pubblicò sotto lo pseudonimo di Giacomo Marchi (il nome è quello dello zio Giacomo Minerbi, fratello di Dora, mentre il cognome è della nonna materna cattolica Emma Marchi). Insegnò italiano e storia agli studenti ebrei espulsi dalle scuole pubbliche nella scuola ebraica di via Vignatagliata, e divenne attivista politico clandestino. Come antifascista venne rinchiuso, nel 1943, per alcuni mesi, nella prigione cittadina di via Piangipane. Liberato, sposò Valeria Sinigallia, entrò in clandestinità e lasciò Ferrara, prima per Firenzee, subito dopo, per Roma, dove trascorse il resto della vita come scrittore e uomo pubblico.
 


Nel 1944 pubblicò le poesie Storie dei poveri amanti e altri versi, mentre nel 1947 scrisse una seconda raccolta di versi Te lucis ante. Nel 1948Marguerite Caetani, che fondò e curò la pubblicazione della rivista letteraria Botteghe Oscure, invitò Bassani a redigerla. Al 1953 risale La passeggiata prima di cena, al 1955 Gli ultimi anni di Clelia Trotti. Lo stesso anno diventò anche redattore della rivista Paragone, fondata nel 1950da Roberto Longhi e Anna Banti, nella cui redazione conobbe, tra gli altri, Pier Paolo Pasolini.

Su Botteghe Oscure fece conoscere agli italiani produzioni letterarie tra le più diverse, pubblicando autori come Dylan Thomas, René Char, Roger Caillois, Henri Michaux, Georges Bataille, Maurice Blanchot, Robert Graves, Wystan Hugh Auden, Antonin Artaud e Truman Capote, e contribuì a diffondere le opere di Mario Soldati, Carlo Cassola, Giorgio Caproni e Italo Calvino, oltre agli amici Bertolucci e Pasolini. Intanto nacquero i figli Paola (nel 1945) ed Enrico (nel 1949) e iniziò a collaborare a sceneggiature di film di Mario Soldati, Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti e Luigi Zampa. Tra il 1951 e il 1954 insegnò alla Scuola d'Arte Juana Romani di Velletri.
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