Consiglio rivoluzionato, molti bocciati eccellenti

Consiglio rivoluzionato, molti bocciati eccellenti
di Oronzo MARTUCCI
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Martedì 2 Giugno 2015, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 13:37
La cura dimagrante imposta ai Consigli regionali dalla spending review del governo Monti, che ha provocato la riduzione dei componenti l’assemblea legislativa pugliese da 70 a 50 (più il presidente della giunta), ha lasciato a casa molti uscenti ma non sono pochi quelli che hanno ottenuto il privilegio di tornare nell’Aula di via Capruzzi e ora molti degli eletti nelle liste di maggioranza che hanno sostenuto Michele Emiliano sperano in un posto in giunta.



Le liste di maggioranza, grazia alla performance del presidente che ha superato la soglia del 40 per cento dei voti validi, hanno ottenuto l’assegnazione di 29 consiglieri su 50, così suddivisi: 13 al Pd, 6 alla lista Emiliano sindaco di Puglia, 3 ciascuno alla lista La Puglia con Emiliano e Popolari con Emiliano, 4 alla lista Noi a Sinistra per la Puglia. Le liste di opposizione si sono divise gli altri 21 consiglieri, così assegnati: 7 al Movimento 5 Stelle nella cui delegazione entra di diritto anche Antonella Laricchia, candidato presidente arrivato secondo; 8 alla lista Oltre con Fitto (4) e ad Area Popolare-Movimento Schittulli (4) schierate a sostegno del candidato presidente Francesco Schittulli; 6 a Forza Italia, schierata a sostegno del candidato presidente Adriana Poli Bortone.



La delegazione della provincia di Lecce sarà composta da 10 consiglieri: 6 di maggioranza (2 del Pd, 1 di Noi a Sinistra, 1 rispettivamente dei Popolari con Emiliano, Emiliano sindaco di Puglia e La Puglia con Emiliano) e 4 di opposizione (1 rispettivamente per il M5S, Oltre con Fitto, il Movimento Schittulli e Forza Italia).



In provincia di Lecce si registra un’esclusione eccellente nelle liste del Pd. Loredana Capone, assessore uscente allo Sviluppo economico, nonostante gli oltre 12 mila voti di preferenza ottenuti non è riuscita a ottenere la riconferma. Fuori dal Consiglio anche il democratico Antonio Buccoliero, il quale nel 2010 era stato eletto con la lista di centrodestra i Pugliesi per Palese.

Nella lista del Pd il più suffragato, con 15 mila preferenze, è stato Sergio Blasi, che per la verità alla vigilia del voto non aveva dalla sua i pronostici del successo.



La delegazione della provincia di Taranto è composta da 9 consiglieri. E’ rimasto fuori dal Consiglio dopo 20 anni Pietro Lospinuso, ex di An ora con Forza Italia, che è stato sopravanzata da Francesca Franzoso. Stessa sorte è toccata ad Anna Rita Lemma, del Pd, entrata in Consiglio nel 2013 quando Michele Pelillo fu eletto alla Camera. Fuori dai giochi anche l’assessore alle Politiche agricole Fabrizio Nardoni, candidato nella lista Noi a Sinistra per la Puglia, che è stato superato da Cosimo Borraccino, per il quale si tratta di un ritorno in Consiglio, dove era rimasto dal 2005 al 2010.



In provincia di Brindisi la delegazione consiliare è composta da 4 consiglieri, 3 di maggioranza e uno di opposizione. E’ rimasto fuori dal Consiglio Giovanni Epifani, il quale nel 2010 era stato eletto con il premio di maggioranza in un Consiglio a 70. Fuori dal Consiglio anche l’assessore al Lavoro Leo Caroli. La lista Noi a Sinistra per la Puglia nella quale si è candidato non ha ottenuto l’assegnazione del seggio in provincia di Brindisi. Fuori anche Giovanni Brigante che nel 2010 fu eletto con la lista La Puglia per Vendola. Infine, niente elezione per Euprepio Curto, eletto nel 2010 con l’Udc e in questa occasione in lista con i Popolari per Emiliano.

In provincia di Bari non ha centrato l’elezione il presidente del Consiglio regionale in carica, Onofrio Introna, il quale nei banchi dell’assemblea legislativa regionale è rimasto per quattro mandati (20 anni). Domenica scorsa è stato battuto da Antonio Nunziante, ex prefetto di Bari.



Sempre in provincia di Bari ha invece conquistato con i voti il diritto a stare nell’assemblea legislativa l’avvocato Gianni Giannini, assessore alle Opere pubbliche dal marzo del 2013, scelto da Vendola al di fuori del Consiglio regionale. Giannini ha ottenuto un buon risultato risultando il terzo degli eletti nella lista del Pd. Sono riusciti a tornare in Consiglio due altri assessori: Guglielmo Minervini, il più votato nella lista Noi a Sinistra per la Puglia nella provincia di Bari, e Leonardo Di Gioia, assessore regionale al Bilancio cooptato in giunta da Vendola ma eletto in Consiglio nel 2010 con il Pdl.



Torna in Consiglio per la quinta volta il decano dell’assemblea legislativa regionale Nino Marmo che è stato rieletto con Forza Italia. Quando in Puglia si parlava di primarie nel centrodestra Marmo aveva offerto la sua candidatura, poi l’intesa tra i vari partiti aveva fatto emergere la scelta di Schittulli.



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