Tap, Emiliano: approdo spostato a Sud per ragioni opache
«Il Pd ha forzato mano, ora opera rischia di saltare con posizione M5s»

Tap, Emiliano: approdo spostato a Sud per ragioni opache «Il Pd ha forzato mano, ora opera rischia di saltare con posizione M5s»
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Domenica 3 Giugno 2018, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 18:29
«Io non sono affatto contrario al Tap, solo che lo stanno facendo arrivare troppo a Sud per ragioni opache: l'ho detto alla Commissione antimafia e lo ripeto pubblicamente sperando che qualche giornale lo scriva». Lo ha detto il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd), parlando a '1/2h in più' del gasdotto Tap che porterà metano dall'Azerbaijan in Italia, approdando sulle coste del Salento, tra le proteste della comunità locale. Emiliano ha spiegato che «lo fanno scendere verso Melendugno (Lecce) e lo fanno approdare su una delle più belle spiagge turistiche della Puglia. La ragione è incomprensibile». Emiliano vorrebbe che il Tap approdasse nella zona industriale di Brindisi, il che «eviterebbe - ha spiegato - la costruzione di un gasdotto 'on shorè, cioè sulla terra, per quasi sessanta chilometri, e che deve essere realizzato in tariffa». «Noi - ha sottolineato - abbiamo solo chiesto che arrivasse 30 chilometri più a Nord. E su questo c'è stata la più grande battaglia al governatore della Puglia che si ricordi nella storia d'Italia. Perché il Pd era determinato nel non concedermi questo spostamento: dicevano che è solo un tubo - ha ricordato il governatore - ma proprio perché è solo un tubo era facile da fare 30 chilometri più a Nord. Ciononostante c'è stato questo scontro molto forte». «È chiaro - ha rilevato Emiliano - che con la nuova posizione del M5s, questi grandi furbacchioni del Pd che volevano forzare la mano sul Tap, adesso rischiano di vedere saltare l'opera che era molto importante, e che avrebbe consentito anche la decarbonizzazione dell'Ilva» con «il surplus di gas che arriverà». Infine Emiliano, soddisfatto di avere chiarito la sua posizione su Tap, ha sottolineato che «la disinformazione del Mise, che è un ministero micidiale e mi auguro che Di Maio non venga ingoiato immediatamente in quella palude, era quella di dire che noi eravamo contrari al Tap per salvaguardare gli ulivi». «La disinformazione del mio partito su questa storia - ha concluso - è facile da sventare se mi fanno parlare».
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