Emergenza terminata: da oggi si cambia vita. L’Italia allenta la stretta e si avvia verso un graduale ritorno alla normalità. Lo stato di emergenza - proclamato dal governo Conte il 31 gennaio 2020 e più volte prorogato nel corso di più di due anni - è scaduto a mezzanotte di ieri. E già a partire da oggi inizieranno a venire meno una serie di obblighi legati al Green pass e all’uso delle mascherine. Cambieranno anche le disposizioni su isolamento e quarantena, come precisa una circolare del ministero della Salute pubblicata nella serata di mercoledì. Parallelamente sparirà il sistema dei colori delle Regioni, ed è decaduto il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al suo posto, un’unità per il completamento della campagna vaccinale e l’adozione di altre misure anti-virus, guidata dal maggior generale dell’Esercito Tommaso Petroni.
Ecco cosa cambia da oggi
L’ultimo decreto Covid varato dall’esecutivo stabilisce che dal 1° aprile il certificato verde non servirà più per entrare in negozi, uffici pubblici, banche e poste, alberghi e b&b.
Emiliano: «La pandemia non è ancora finita»
Il Covid, intanto, continua a circolare nel Paese. E anche in Puglia i contagi restano sopra la soglia dei 7mila nuovi casi giornalieri. «La fine giuridica della dichiarazione dello stato di emergenza per il Covid 19 non vuol dire affatto che la pandemia sia esaurita, anzi, tutt’altro: assistiamo ad un innalzamento del numero dei contagi e probabilmente ciò si ripeterà sistematicamente nel tempo». A sottolinearlo nelle scorse ore il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Voglio rassicurare, però, tutti i pugliesi del fatto che il dispositivo anti Covid è intatto e il decreto legge del Governo salvaguarda tutte le strutture vaccinali e ospedaliere - ha aggiunto - che hanno fronteggiato brillantemente il virus, facendo della Puglia una delle prime regioni italiane nella capacità di risposta a questo terribile contagio». Il governatore ricorda come siano in corso tutte quelle attività amministrative, puramente burocratiche che, sulla base del decreto legge, provvederanno a cambiare i titoli di occupazione delle strutture che non sono proprietà della Regione. «Il reparto Covid del Policlinico decentrato in Fiera ha consentito proprio al Policlinico nelle ultime ondate di contagio, di mantenere intatta la sua attività - ha infine aggiunto il presidente - e quindi di non convertire quei reparti che sono destinati a tutt’altro, essendo l’ospedale più rilevante di tutta la regione, e di continuare a curare il Covid in un luogo diverso senza alcuna interruzione della propria attività ordinaria» ha concluso Emiliano. Infine, un ringraziamento al generale Francesco Figliuolo. «Ma anche e soprattutto al lavoro instancabile di tutti gli operatori sanitari e della protezione civile e a tutti i pugliesi che in ogni ambito professionale e sociale hanno contribuito a fare la propria parte».
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