Il ministro: «Ho visto gli uliveti distrutti. Ora basta, faremo di tutto per fermare la xylella»

Il ministro: «Ho visto gli uliveti distrutti. Ora basta, faremo di tutto per fermare la xylella»
di Maria Claudia MINERVA
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Giovedì 19 Luglio 2018, 19:24

“La settimana prossima avvierò un tavolo di lavoro sulla xylella, spero di arrivare a presentare un piano di contrasto alla batteriosi entro la metà, al massimo alla fine di settembre. Burocrazia permettendo». Ha le idee molto chiare il ministro per le politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, venuto in Puglia per rendersi conto direttamente dei danni provocati dall'infezione. «Mi avevano detto del disastro, ma quando ho visto intere campagne piene di tronchi d'ulivo morti ho preso consapevolezza di cosa sia veramente la xylella. L'Europa si è detta disponibile a darci una mano - ha proseguito il ministro -. Il commissario alla Salute la scorsa settimana ci ha detto che se presentiamo un piano il più efficiente ed efficace possibile per provare a risolvere il problema, ci sarà dato un aiuto anche economico. La mia sarà una decisione per frenare l'avanzata verso il Nord della Puglia, ma al contempo aiuteremo gli agricoltori del Salento che hanno perso tutto».
Il ministro Centinaio, che dopo i sopralluoghi a Cannole e a Presicce, ha trascorso l'intero pomeriggio in prefettura a Lecce per ascoltare il mondo della scienza, le associazioni agricole e i tanti sindaci arrivati ache dalla province di Brindisi, Taranto e Bari, è andato via con una promessa: bloccare l'avanzata della xylella. «Sono stanco di andare in Europa e sentirmi dire che la Spagna e la Corsica stanno facendo tanto per confinare la batteriosi, mente l'Italia si affida ai santoni e all'acqua santa».
«È stata una buona idea invitare il ministro dell'Agricoltura Centinaio qui in Puglia – ha commentato il governatore pugliese, Michele Emiliano, a conclusione della visita di Centinaio –. Ha parlato con i contadini, si è reso conto che i pugliesi non sono diversi da tutti gli altri contadini italiani e questa conoscenza diretta è importantissima. Siamo convinti che bisogna varare un piano 'B', a prescindere dal frenare il morbo per non farlo risalire lungo l'Italia e a prescindere dal contenimento della malattia».
Intanto, lunedì prossimo, approderà in Regione la proposta degli eurodeputati Raffaele Fitto e Paolo De Castro, che prevede un piano di ricostruzione con cento milioni di euro da addebitare fifty-fifty all'Europa e all'Italia.

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