La Puglia regina del Sud
«ma è poco accogliente»

La Puglia regina del Sud «ma è poco accogliente»
di Angela NATALE
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Sabato 9 Settembre 2017, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:17

Una volta c’era il passaparola, ed erano guai. Acchiappare nuovi ospiti, sport faticoso. Fidelizzarli, un’impresa. Per un turista che si riusciva a convincere, quattro scappavano. E, con loro, si inabissava il buon nome delle località rinnegate. Questione di reputazione. Reputazione turistica. La stessa che oggi, al tempo del web e grazie al passaparola sui portali, non ha peli sulla lingua. Anche quando capita di incoronare la Puglia “regina del Sud”, con la maggior reputazione turistica del Mezzogiorno. A metterlo nero su bianco, il report dell’istituto Demoskopika, presentato ieri in anteprima nazionale a Lecce, sugli orientamenti, le richieste di informazioni on line da parte degli utenti del web, turisti potenziali più che reali. Ebbene, nella classifica generale, la nostra regione si piazza al sesto posto, dopo Lombardia (prima), Veneto, Trentino Alto Adige, Marche ed Emilia Romagna. Ma capitola rovinosamente all’ultimo posto, al 21° sulla valutazione delle strutture ricettive, ovvero uno degli indicatori più importanti in fatto di economia generale dell’intero comparto. L’indice di gradimento si ferma al 57,4 a fronte, giusto per misurare le distanze, dei 100 punti conquistati dal Trentino alto Adige. Sulla bontà dell’accoglienza, la “regina del Sud”, fa i conti con la scarsità di consensi e appeal. Le recensioni negative sulle strutture non fanno sconti e il passaparola che gira e rigira incontrollato per il web a livello mondiale, mette il dito nella piaga. Una piaga che lo scorso marzo un’altra ricerca di mercato (firmata Istat-Eurostat., Google e Digitalia per conto di “Marketing01”) aveva portato a galla evidenziando l’analfabetismo digitale delle strutture ricettive che non si affidano all’intermediazione: il 35 per cento sprovviste di sito o con pagine da anni non aggiornate, solo l’11 per cento in grado di fare commercio elettronico, il 69 per cento a digiuno totale per quanto riguarda le prenotazioni dirette, e solo il 20 per cento visibile all’estero.
Web croce e delizia. Quanto il report di Demoskopika che lo ha vivisezionato. Sul risultato della destinazione pugliese hanno pesato le buone perfomance legate alle attività di content marketing messe in campo per valorizzare la visibilità e la notorietà del portale istituzionale sul turismo e il significativo livello di fiducia dei viaggiatori sulla destinazione. Ottime, secondo l’assessore Loredana Capone, le performance ottenute dal portale istituzionale, che attesta la Puglia al terzo posto nella classifica nazionale con 52,4 punti; dalle reti sociali (Facebook e Twitter) che la vedono ottava nella classifica Facebook con 29,9 punti e settima nella classifica Twitter con 46,7 punti; dal posizionamento on line delle destinazioni, che premia la Puglia con un quarto posto con 91,3 punti; dall’apprezzamento dell’offerta ricettiva per destinazione su Tripadvisor.

Dopo il dolce, l’amaro. Ovvero l’indicatore – “arma a doppio taglio” - sulle strutture ricettive messo in luce dal portale Booking. Puglia ultima se se ma con molti ma. “Siamo orgogliosi dei nostri portali e dell’apprezzamento sulle reti social. Ma – ha commentato l’assessore - apprezziamo anche il lavoro delle nostre strutture ricettive che in questi anni sono cresciute molto e siamo pronti a sostenere l’impegno di tutti gli operatori per migliorare la qualità dei servizi e delle strutture. In questo senso molto è stato fatto e molti fondi sono già stanziati: pensiamo al recupero di tante masserie e palazzi storici, in Valle d’Itria come nel Salento, avvenuto con il sostegno di Puglia Sviluppo. Le attività in programma sono tante e contiamo sulla voglia di ciascuno di puntare sul turismo di qualità, la vera carta che ci vogliamo giocare. Il dato di Demoskopika relativo all’indicatore calcolato su Booking – conclude Capone - riguarda ovviamente solo un campione di strutture ma ci conferma nella strategia regionale di puntare sulla qualità dei servizi dell’ospitalità”.
L’indagine Regional Tourism Reputation Index (RTR) ha analizzato 129 milioni di pagine indicizzate, 2,5 milioni di like sulle reti sociali, 35 milioni di recensioni, circa 340 mila strutture ricettive. Gli indicatori da cui conseguono i risultati del report sono stati elaborati in considerazione dei dati reperibili da autorevoli motori di ricerca come nel caso di Google, dal tool Google Trend e da alcuni canali ben definiti quali Tripadvisor (Review Site), Booking (OTA – Online Travel Agencies), Trivago (Metasearch). Infine, per la misurazione del social appeal delle destinazioni turistiche regionale sono stati analizzati i like rilevabili dalle reti sociali Facebook e Twitter.
Presente alla diffusione del report, anche il sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi. “Investire costantemente nella costruzione della reputazione del brand e delle diverse destinazioni regionali – ha evidenziato - produce l’indubbio vantaggio di aumentare la redditività, la crescita del settore e di aiutare le imprese ad aumentare la loro competitività.

In questa direzione – ha concluso - la perfomance significativa ottenuta dalla Puglia nel ranking di Demoskopika, conferma la capacità messa in campo del governo regionale di incidere efficacemente e positivamente sulla reputazione complessiva della destinazione”.

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