Il ministro Crosetto a Galatina per la consegna dei brevetti ai piloti. «Strutture militari aperte agli eventi civili»

Il ministro Crosetto a Galatina per la consegna dei brevetti ai piloti. «Strutture militari aperte agli eventi civili»
di Andrea TAFURO
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Martedì 5 Settembre 2023, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 19:32

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Galatina per la cerimonia di consegna di 49 brevetti di pilota. A ricevere il brevetto di volo, in piazza Dante Alighieri, oltre agli ufficiali dell'Aeronautica militare, anche una componente di allievi stranieri e di altre Forze Armate.


Il Ministro in precedenza ha incontrato in Comune il sindaco di Galatina Fabio Vergine, il presidente della Regione Michele Emiliano, il prefetto Luca Rotondi e le diverse cariche civili e militari presenti.

Ministro Crosetto, l'aeroporto militare di Galatina si è aperto in estate ad eventi civili, come il concerto di Negramaro. Cosa pensa di questa scelta?
"Quando devono si aprono anche alla parte civile.

Abbiamo dimostrato recentemente quando incendio ha bloccato aeroporto di Catania e l'aeronautica e la Difesa ha aperto la parte militare perché potessero partire i voli. Le forze armate e quindi l'aeronautica fanno parte dell'Italia e quindi le strutture delle Forze armate quando servono sono dell'Italia".

 

Puglia, terra di accoglienza e immigrazione. Il sottosegretario Molteni ha dichiarato nei giorni scorsi: "Tutta l'Africa in Italia non ci sta". Come si affronta il fenomeno dell'immigrazione?
"Non ci sta l'Africa perché in prospettiva arriverà a 2 miliardi e mezzo di abitanti quando l'Europa ne avrà 450 milioni. Fare in modo che l'Africa possa crescere e dare la possibilità alle persone che sono nate e nasceranno di vivere e crescere in Africa. Probabilmente negli ultimi decenni è stata una terra sfruttata e questo sfruttamento si rivolge contro di noi. Bisogna fare in modo che le persone non partano perché non hanno bisogno di partite. È un percorso lungo, nel frattempo bisogna cercare di limitare al massimo le partenze, ma l'idea di un "piano Mattei" per fare crescere l'Africa, così come Mattei (Enrico Mattei fondatore di Eni) aveva pensato decine di anni fa, è l'unica soluzione che ha l'Europa".

Questione guerra Russo-Ucraina. L'Italia che ruolo svolge a livello Europeo?
"Il rapporto europeo è migliore di quello che c'è stato in passato. C'è convergenza di vedute, e una grande volontà di arrivare a costruire un tavolo di pace, parallelamente al fatto che dobbiamo aiutare l'Ucraina, che tutti i giorni continua a subire gli effetti della guerra che non è finita. In questo contesto l'Europa ha due canali da seguire: aiutare e sostenere l'Ucraina, non solo a livello militare, ma sotto tutti i punti di vista e poi cercare di costruire un tavolo di pace per arrivare ad una tregua prima e ad una pace duratura poi. Cosa difficile, ma la politica esiste per affrontare questioni difficili".

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